L'obiettivo è l'esclusione delle aggiudicazioni al massimo ribasso, l'inserimento e il mantenimento della cosiddetta clausola sociale, il rispetto dei contratti nazionali di categorie, l'adozione di strumenti per valutare il rating di legalità e affidabilità delle imprese e la certezza dei tempi nei pagamenti.
Il PSI si sta battendo anche a livello nazionale per la trasparenza, la semplificazione e la certezza nella realizzazione delle opere pubbliche. L'azione dei parlamentari socialisti e del segretario nazionale Riccardo Nencini, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha portato ad un importante successo con la recente approvazione in via definitiva del nuovo codice sugli appalti le cui norme sono circa un terzo rispetto a quelle esistenti: più chiare, innovative e in linea con la missione europea, con l'obiettivo di ridurre i costi totali per la collettività e garantire il raggiungimento dei risultati in tempi certi.
La novità principale è senza dubbio il superamento della legge Obiettivo del governo Berlusconi e dell'allora ministro Lunardi che si è rivelata un fallimento all'evidenza dei fatti: con il nuovo codice degli appalti si passa dalle procedure straordinarie alla programmazione ordinaria.
Una della maggiori novità riguarda l'addio al massimo ribasso che resterà solo per casi assolutamente marginali e ben normati; ora gli appalti verranno assegnati in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
Per la prima volta in Italia si regolamentano le lobby per un rapporto trasparente con le Istituzioni, valorizzando le Piccole e Medie Imprese e individuando nel direttore dei lavori una figura autonoma e non come avveniva fino a oggi con la nomina nelle mani del General Contractor, ovvero del controllato che nominava il controllore. Questo verrà pescato, con un sorteggio, da un Albo specifico creato ad hoc.
Si introduce il sistema del 'debat publique', ovvero chiamando a un confronto diretto e pubblico la popolazione interessata alla realizzazione di una Grande Opera.
E' rivisto tutto il sistema delle concessioni che vengono messe a gara con evidenza pubblica e viene abbattuta drasticamente la possibilità di ricorrere alle famigerate 'varianti in corso d'opera', quelle modifiche al progetto che fanno lievitare i costi fino all'inverosimile e contribuiscono a dilatare insopportabilmente i tempi di realizzazione producendo anche gran parte degli scandali che purtroppo ben conosciamo.
A questo proposito col nuovo codice si stabilisce una relazione molto stretto con l'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, per incrementare la vigilanza e i controlli in tutte le fasi di realizzazione dei progetti.
L'appuntamento per un approfondimento su questa tematica è fissato per lunedì 21 marzo alle ore 11, presso la sala Marmori della Camera di Commercio, quando il senatore Riccardo Nencini, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e segretario nazionale del PSI, presenterà proprio il nuovo Codice degli Appalti ad operatori economici e associazioni di categoria in un incontro pubblico