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"Infiltrazioni, muffa e disservizi", cittadini e politica in coro per il presidio di Radiologia a Bragarina In evidenza

Fa discutere la precaria situazione in cui versa il presidio di radiologia ed ecografia di Bragarina

Fa discutere la precaria situazione in cui versa il presidio di radiologia ed ecografia di Bragarina. Ad alzare la voce non soltanto la politica, bensì anche pubblici cittadini che negli anni l'hanno frequentata. L'obiettivo è il medesimo: segnalare i numerosi disservizi causati dai danni all'immobile che presenta infiltrazioni e muffa in molte stanze. La palazzina in cui è sito il reparto di radiologia risulta agibile ma soltanto in parte. Infatti, la sezione posteriore dell'edificio, destinata alle diagnostiche per gli esami radiografici, è caratterizzata un'estrema precarietà dettata dai problemi soprammenzionati. Inoltre, all'interno vi sono macchinari e apparecchiature radiologiche attualmente inutilizzate.

"Da circa due anni una struttura efficiente che gestiva in una mattinata dai 30 ai 40 pazienti vive questa situazione - ci segnala una lettrice di Gazzetta Della Spezia. - L'edificio ha un terrazzo sovrastante che non è mai stato controllato. Di conseguenza la guaina ha ceduto e da li sono partite le infiltrazioni. Ciò crea disservizi per le utenze e i pazienti vengono deviati in ospedale o nelle varie strutture convenzionate".

Alla voce dei cittadini si unisce quella della politica. Il Segretario Ligure e Consigliere Regionale del Partito Democratico Davide Natale evidenzia che: “Le stanze destinate a radiologia e a ecografia di Via Sardegna alla Spezia sono chiusi. Il responsabile del presidio di Bragarina è andato in pensione e il centro è chiuso con l'esclusione di mammografia. Parliamo di un edificio che avrebbe bisogno di cure urgenti, visto che in alcuni locali piove e in altri la muffa invade soffitti e pareti come dimostrano le testimonianze.

Una situazione insostenibile - prosegue Natale - che testimonia lo stato di abbandono che questa Giunta regionale ha relegato la sanità pubblica lasciando solo all’abnegazione del personale la responsabilità di assicurare un servizio sanitario il più possibile capillare.

Dello sbandierato piano per assumere tecnici diagnostici non si vede l'ombra. Di nuove risorse per abbattere le infinite liste d'attesa e dare risposte alla drammatica richiesta di servizi che arrivano dalla cittadinanza non vi è traccia – aggiunge Natale. - In compenso l'assessore Nicolò tuona contro i dirigenti affinché riducano le infinite liste d'attesa, come se bastasse un bel discorso e qualche urlo per dare una svolta al declino della sanità ligure che viviamo da dieci anni. La solita propaganda insomma, che non distoglie l'attenzione dai problemi reali come quello di Via Sardegna in merito al quale ho depositato un'interrogazione in aula che verrà discussa al più presto”.

 

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