"La proposta di legge del centrodestra che assegna bonus e vantaggi per mutui e affitti, asili e forniture per la casa soltanto alle coppie sposate eterosessuali ci fa fare un enorme passo indietro sul fronte dei diritti" afferma Raffaella Paita.
Il capogruppo del Partito Democratico in Regione prosegue: "Dopo che il nostro Paese è stato uno degli ultimi in Europa ad approvare una legge sulle unioni civili – abbiamo dovuto attendere il Governo Renzi per sanare quest'enorme lacuna - oggi la maggioranza a traino Toti-Rixi vuol trasformare la Liguria nell'ultima regione d'Italia. Non si può discriminare in base al certificato di matrimonio chi ha bisogno di aiuto. Anzi, ci sono tanti giovani che proprio per questioni economiche fanno fatica a sposarsi. In questo modo la Giunta Toti divide i liguri in cittadini di seria A e in cittadini di serie B: se ti sposi ti aiuto, altrimenti ti arrangi. E allora i genitori separati? I single che hanno perso il lavoro o le coppie omosessuali che presto verranno regolate dallo Stato: perché queste persone non sarebbero degne di ricevere un aiuto da parte della Regione? Questa proposta di legge rappresenta un ritorno al passato che ci precipita nel medioevo culturale in cui questo centrodestra sembra aver trovato l'unico collante possibile. Anche perché forse, a leggere cosa sta accadendo in tutta Italia, a Toti & Co. è rimasto solo quello".
"Il governatore ligure per tenere insieme la propria maggioranza - conclude Raffaella Paita - è costretto a fare appello ai valori di conservazione che accomunano tutte le forze che lo sostengono. Un gesto di disperazione che dimostra come questa maggioranza non abbia alcuna visione né del presente né del futuro. Il tanto decantato "modello Liguria" è già finito in frantumi, a dimostrazione che nello scacchiere nazionale del centrodestra le parole di Toti non contano più niente. Anzi, a breve il modello Berlusconi-Salvini arriverà anche da noi. E non basterà mettere il bavaglio sui temi dei diritti per riuscire a sfangarla".