I coordinatori dei comitati viabilità “Due Fiumi” della Piana di Ceparana e “No rampe A15” di Albiano Magra, da un sopralluogo effettuato nel cantiere del viadotto (bretella) Ceparana - Santo Stefano di Magra hanno potuto constatare che l’infrastruttura potrà essere operativa in estate prossima. Per questo motivo i coordinatori hanno appurato quale tipo di infrastrutture di supporto siano attualmente presenti o saranno predisposte, nell’immediato, per collegare la bretella con la viabilità del territorio.
“Lo stato dell’arte ci ha lasciati letteralmente esterrefatti - dichiarano i coordinatori - in quanto, al momento, sembra non esservi un piano progettuale comprensivo di finanziamento di tali opere che trovano coinvolti più interlocutori istituzionali per le specifiche competenze (ANAS, Provincia – Regione) o soggetti privati ( nuova concessionaria autostrada A12)”. Poiché - ad avviso dei coordinatori - a supporto della bretella dovrebbero essere predisposte più infrastrutture per distribuire l’afflusso degli automezzi pesanti in più direzioni ed evitare l’effetto imbuto nei due sensi di marcia con l’attraversamento di via Italia in Ceparana .
In particolare in ordine di priorità:
- il collegamento della bretella con la rotatoria di via Italia in Ceparana per gli automezzi in entrata ed in uscita provenienti o diretti verso il ponte di Ceparana – Valeriano ( progetto che dovrebbe essere stato predisposto a carico della nuova concessionaria autostradale A12, risorse a carico ANAS?);
- il collegamento con la S.S.della Cisa con la progettazione e realizzazione di una rotatoria all’intersezione di Via Giarizzo per gli automezzi in entrata ed in uscita provenienti o diretti ad Albiano Magra (progetto e realizzazione a carico ANAS);
- la realizzazione di un tratto di strada per collegare via Giarizzo con la strada del distretto industriale di Albiano Magra (progetto e realizzazione a carico di Provincia La Spezia e Provincia Massa Carrara).
L’assenza delle indicate rotatorie determinerà l’afflusso di tutti gli automezzi sia in entrata che in uscita dalla bretella all’interno dell’abitato di Ceparana ripristinando la situazione presente prima del 2007, anno in cui fu realizzata la variante che, ad oggi è collegata alla rotatoria di via Italia, e che ha permesso la riduzione drastica della pericolosità delle strade interne al paese , nonché dell’ inquinamento acustico e da fumi.
“A nostro avviso - precisano i coordinatori dei due comitati - la realizzazione delle infrastrutture indicate per distribuire il traffico a monte ed a valle del paese é possibile e deve rivestire carattere di priorità anche in considerazione che la viabilità della piana di Ceparana e della bassa Val di Vara è frequentemente interessata da fenomeni di frane e smottamenti, aggravati dalle condizioni precarie dei numerosi ponti che la caratterizzano per unire in diverse località le due sponde del fiume Vara. Questa situazione ne compromette la regolare fruibilità con gravi ripercussioni sui residenti e sulle aziende presenti nel territorio.
Auspichiamo - concludono i coordinatori - La costituzione di un tavolo di concertazione tra i vari soggetti interessati a vario titolo per dare risposte concrete ai bisogni di 30.000 residenti, 900 aziende e 1000 di dipendenti”.