L'anno successivo la Giunta Burlando, in regime di somma urgenza, ha stanziato oltre 800mila euro per la messa in sicurezza del versante. Ma, a distanza di 4 anni, la situazione della collina resta ancora critica, anzi forse addirittura c'è chi parla, tra gli abitanti, di un peggioramento della situazione dovuta proprio a quei lavori.
Anche la viabilità nell'area in prossimità della frana resta critica con una strada interdetta alla circolazione che costringe gli abitanti del luogo a complicati e lunghi tragitti per arrivare a casa o recarsi al lavoro, impedendo, quel che è peggio, anche il regolare e rapido passaggio dei mezzi di soccorso.
Di fronte a un finanziamento così importante, e in un tempo così lungo, com'è possibile che i risultati siano così scarsi?
Lo abbiamo chiesto questa mattina, in Consiglio, all'assessore regionale alla Protezione civile Giampedrone, rimarcando la necessità di ulteriori e urgenti interventi per un definitivo consolidamento dell'area, e in particolare per la definitiva riapertura di via Marconi.
Non possiamo più accettare che i fondi investiti dalla Regione, e quindi di tutti i cittadini, siano spesi male e con risultati tanto insoddisfacenti. Ora la necessità è quella di studiare, dal punto di vista geologico, il fronte della frana e aprire su questo un tavolo di confronto immediato. Un tavolo al quale dovranno sedere, oltre ai tecnici, ai politici e agli enti coinvolti, anche i comitati e i cittadini che hanno subito direttamente le conseguenze di questi anni di malapolitica.
Noi del MoVimento 5 Stelle ci saremo, per seguire da vicino tutti i passi di questo percorso, che dovrà essere finalmente partecipato e condiviso, come in passato non è mai stato fatto. E i risultati sono quelli che abbiamo tutti sotto gli occhi.