"Alla luce degli ultimi eventi, fra i quali i ritrovamenti nella parte centrale della piazza, - dichiarano Marcella Ariodante, Ivan Mirenda, Carlo Colombini, Terenzio Dazzini, consiglieri comunali grillini - era d'obbligo fare il punto della situazione perchè, negli ultimi articoli apparsi sulla stampa, alcuni commercianti, riferendosi ai ritardi nei cantieri, puntavano il dito sui comitati. In realtà la responsabilità è tutta dell'Amministrazione, pasticciona e pronta ad imbarcarsi nell'ennesimo ricorso. Pare addirittura che la stessa Amministrazione comunale stia meditando di fare pagare i danni del ritardo nei lavori nientepopodimenoche all'ex ministro Bray, "colpevole" di aver ficcato il naso nell'affaire Piazza Verdi.
In Comune si sono tenute due commissioni sulla annosa questione: nella prima si è audito Luciano Rotondo del negozio "La Pizza in Piazza", portavoce dei negozianti e molto vicino al comitato. Il Rotondo le ha "cantate" all'assessore Mori argomentando sui ritardi, sulla puzza che esce dai tombini, sui topi che passeggiano tranquillamente, sulle tasse che bene o male devono essere pagate all'Amministrazione nonostante il fatto che tutto il cantiere e i conseguenti ritardi abbiano causato grossi problemi economici alle attività commerciali della piazza, motivo per cui alcune attività hanno addirittura deciso di chiudere.
La seconda commissione verteva sulla finanza, ossia sul dettaglio delle spese finora sostenute dall'amministrazione per una parte del progetto che, ricordiamo, doveva costare 2.200.000 euro ma è progressivamente lievitato arrivando a 3.250.000.
Purtroppo nemmeno adesso, dopo svariate commissioni, consigli comunali, processi, ricorsi, denunce, manifestazioni, non si vede la luce in fondo al tunnel dell'affaire Piazza Verdi.
Ci auguriamo soltanto che tutto ciò conduca alla meritata disfatta gli attuali amministratori che fra due anni scarsi affronteranno la tornata elettorale. Sarà soprattutto in quel momento che questo "vitale" progetto di riqualificazione dovrà essere giustificato. Confidiamo nella buona memoria degli elettori spezzini". (4 ottobre)