"Ricordiamo - dichiarano dal sodalizio ambientalista - che stiamo parlando di un impianto classificato dalla normativa come ad alto rischio di incidente, e che gli strumenti pianificatori già oggi non prevederebbero compatibilità, tanto che, anche a seguito della nostra battaglia, la Regione Liguria non diede l'intesa al raddoppio. Ora con l'ipotesi di far arrivare centinaia di navi e migliaia di autobotti i rischi aumentano, tanto a mare in un Golfo già saturo, quanto a terra lungo la "napoleonica", ovvero una mulattiera congestionata dal traffico ".
Legambiente sottolinea come fu la stessa associazione a svelare i piani di raddoppio nel 2006 durante un'assemblea popolare a Portovenere, e memori delle "pratiche nel cassetto", proprio Legambiente invita Snam a presentarsi in pubblico giocando a carte scoperte per consentire ai cittadini del Golfo di farsi un'idea chiara di cosa li aspetta. (7 settembre)