"Siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro - prosegue la nota - in un contesto in cui non si è mai affrontato con serietà la pericolosità dell'impianto, l'impatto sulla sicurezza dell'intero golfo e sulle ricadute ambientali di chi lo vive.
Si tratta di un progetto che vorrebbe addirittura creare nella baia spezzina il più grande e crediamoo unico distributore di gas per alimentare i motori delle navi."
Abbiamo dimenticato già cos'è accaduto nell'incidente accaduto in Lunigiana 3 anni or sono? Abbiamo già dimenticato cosa accade per un banale incidente stradale sulla Napoleonica?
Ma il vero nodo, evidentemente eluso dalla politica, è lo sviluppo del paese. Proliferano rigassificatori offshore, si sbloccano trivellazioni, ma tutto va ad ingrassare corporation dei combustibili fossili, socializzando perdite in termini di impatto ambientale, di sicurezza nei luoghi di lavoro e di diritti dei lavoratori stessi. L'ipotesi del raddoppio di "San Bidonetto" non porterà nessuno sviluppo al nostro territorio, ma solo ulteriori problemi ed ansie.
Rifondazione Comunista La Spezia continua con nettezza a manifestare la propria contrarietà all'ipotesi di raddoppio del rigasifficatore di Panigaglia, una scelta contro una comunità ed a favore dei soliti noti, un progetto insostenibile ambientalmente e paesaggisticamente ma soprattutto figlio di una logica che oggi è causa della crisi economica che viviamo". (7 settembre)