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Un Libro Bianco sul Parco naturale regionale di Porto Venere In evidenza

Contiene una parte di analisi ed una di proposte.

Un faro acceso di continuo sul Parco Naturale Regionale di Porto Venere. E' quello che l'Associazione Posidonia di Porto Venere e il Circolo Legambiente della Spezia intendono fare, partendo da una analisi di quanto realizzato nel periodo di vita del Parco, dalla sua costituzione nel 2001, fino al momento odierno, nel contesto della realizzazione del Masterplan dell'Isola Palmaria e dell'inchiesta giudiziaria che ha interessato il Comune di Porto Venere.

Un Libro Bianco che analizza i vari passaggi, tra alti (pochi) e bassi (molti), che hanno condotto il Parco alla sua condizione attuale di totale inerzia, privato di qualsiasi risorsa che possa rappresentare un plus valore per il territorio, completamente coincidente con la gestione del Comune.

Lo studio parte dalla nascita del Parco, anomalo nel suo essere affidato al Comune di Porto Venere, senza una sua autonomia né gestionale né economico/finanziaria. Viene descritta la breve stagione in cui il Parco ha avuto una sua dignità, i progetti messi in campo, i CEA, la collaborazione con l'associazione Dalla parte dei forti, e come poi sia stato tutto progressivamente abbandonato e quindi asservito al Masterplan. L'esame abbraccia due ambiti: da un lato le forzature amministrative messe in atto dal Comune, gestore del Parco, forzature che sono prima di tutto di natura politica e che hanno forse anche risvolti che la magistratura dovrà accertare, e dall'altro la straordinaria ricchezza naturalistica, di biodiversità terrestre e marina, che fa di questi luoghi un unicum eccezionale, riconosciuto anche dalla Comunità Europea attraverso l'istituzione delle Zone Speciali di Conservazione, che interessano l'intera superficie del Parco.

Il Libro Bianco contiene anche una parte propositiva. 

Da una parte ci si propone di proseguire il lavoro di studio attraverso la costituzione di un Osservatorio che tenga un faro acceso sul Parco e sulla sua gestione, che analizzi e valuti criticamente l'operato delle amministrazioni che gestiscono il Parco, che controlli e denunci interventi che vadano a manomettere l'integrità ambientale del Parco e delle sue isole. 

Dall'altra si vuole lanciare una discussione, libera da pregiudizi e localismi, su possibili nuove strutturazioni del Parco, proponendo tre diversi scenari attraverso i quali l'area protetta potrebbe tornare ad essere motore propulsore di una gestione attiva del territorio in chiave ecologica.

Il Libro Bianco può essere scaricato qui: bit.ly/libro_bianco_PV e lo potete scaricare anche in calce all'articolo.


Associazione Posidonia di Porto Venere

Circolo Legambiente della Spezia

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