Lo strumento utilizzato è stato la presentazione di un documento che, riprendendone uno analogo dell'opposizione, chiedeva alla giunta Federici di pronunciarsi contro l'ampliamento della galleria commerciale dell'ipermercato Centroluna di Sarzana, appartenente alla società Eurocommercial Properties.
Tale ampliamento, previsto dal vigente Piano regolatore del Comune di Sarzana, e per il quale non è stata effettuata alcuna variante, risulta inoltre, a differenza dell'Outlet di Brugnato, inserito nel Piano Regionale del commercio.
Nel merito della tematica sollevata, occorre innanzi tutto rimarcare il nostro sostegno alla mozione con la quale, oltre ad esprimere contrarietà alla realizzazione dell'Outlet di Brugnato, si impegnano Sindaco e Giunta a impedire la realizzazione di nuovi poli ad alta concentrazione di esercizi commerciali ed a proseguire, insieme agli operatori del settore e alle associazioni di categoria, nella realizzazione di iniziative e interventi volti al rafforzamento del commercio al dettaglio.
La stessa mozione è stata poi integrata, su nostre precisa proposta, con il significativo impegno ad attivarsi nei confronti della Regione per promuovere, anche alla luce della crisi economica in atto, una pianificazione dell'offerta commerciale coordinata su scala provinciale; inoltre, sempre su nostra proposta, sono stati inseriti opportuni riferimenti al sostegno del commercio equo-solidale e della filiera commerciale a chilometri zero.
Per quanto riguarda invece l'ampliamento della galleria del Centroluna di Sarzana, abbiamo respinto il documento contrario alla sua realizzazione perché tale opera, diversamente da quella di Brugnato, risulta a pieno titolo inserita da tempo nei documenti di programmazione urbanistica e commerciale vigenti; volerla quindi qualificare oggi come una "cementificazione selvaggia" ci è sembrato quanto meno pretestuoso: ricordiamo infatti, per dovere di cronaca, che sia il Piano regolatore del Comune di Sarzana che il Piano Regionale del commercio sono stati a suo tempo approvati col voto favorevole della stessa forza politica che oggi lancia pesanti strali contro le "operazioni speculative sul nostro territorio, dove i lavoratori non sono certo tutelati, ma usati nel logoro e stantio ricatto occupazionale".
Venendo invece alle questioni di metodo, crediamo sia giunto il momento di chiarire, una volta per tutte, quale debba essere per noi il comportamento di una forza di sinistra che si propone di governare, a qualsiasi livello, un territorio.
SEL è convinta che l'appartenere ad una coalizione, con la quale ci si è presentati alle elezioni e si è chiesto il voto ai cittadini, imponga vincoli di lealtà e di correttezza di comportamento verso tutti i suoi componenti; ciò si traduce in azioni, a volte faticose, svolte all'interno delle istituzioni (Giunte, Commissioni, Consigli) tese a conciliare fra loro le eventuali differenze di visione politica, consentendo così ad ogni Amministrazione di attuare al meglio la propria azione di governo.
Esattamente il contrario della reiterata ed affannosa ricerca di visibilità, tattica di breve respiro buona solo per avere un pò di spazio sui giornali e qualche impulsivo sostegno da parte di taluni sprovveduti disinformati.
Atteggiamento tipico di una sinistra che, alla prova dei fatti, si è rivelata insufficiente di fronte alla sfida del governo; SEL vuole invece essere una sinistra utile; utile ai territori dove, insieme alle altre forze di centrosinistra, governa e, auspichiamo a breve, utile anche alla ricostruzione morale e materiale del Paese.