"Se gli alloggi non venissero ultimati, - prosegue il comitato - il Comune, cioè i contribuenti, dovrebbero restituire i denari alla Regione". Il testo della petizione:
Il 5 agosto scorso, appresa la notizia del blocco dei lavori nei cantieri di via Muccini, le avevamo inviato una lettera con alcune richieste, rimaste puntualmente senza risposta.
Si chiedeva in sintesi:
di rendere pubblici tutti gli atti relativi alla realizzazione degli interventi pubblici del Piano Botta (anticipi denari FAS e Regione a cooperative, le garanzie emesse per alloggi edilizia sociale, verbale controlli effettuati su esecuzione lavori ecc.);
di non concedere proroghe oltre i termini previsti dalla legge (decreto Salvaitalia) ai permessi di costruire per rivedere le previsioni di insediamento rivelatesi eccessive.
Sul primo punto ci limitiamo a citare un passo del suo programma:
"Cantieri e opere pubbliche trasparenti. Una volta al mese gli uffici tecnici predisporranno un report preciso sullo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri che sarà pubblicato sul sito istituzionale dell'ente."
Abbiamo appreso dagli uffici che, proprio a ridosso della sospensione dei lavori, è stata erogata alle cooperative una seconda tranche di finanziamenti regionali, per un totale di due milioni e 405 mila euro. Tale cifra avrebbe dovuto essere erogata al raggiungimento di opere (alloggi) pari al 50% del costo. Oggi abbiamo solo uno scheletro di cemento armato.
Vale il 50% dell'intera opera?
Inoltre la somma è garantita con una fidejussione di un milione e mezzo.
Quando chiusero il cantiere lei dichiarò che il Comune non poteva farci nulla. In verità è il Comune che ha firmato la convenzione con i "soggetti attuatori", che eroga i fondi della Regione, che fornisce alla Regione le attestazioni dello stato di avanzamento dei lavori. Forse qualche spiegazione ai cittadini contribuenti sulla fideiussione e sulla generosa erogazione delle somme è un atto dovuto da parte sua".