"Il settore –prosegue Morachioli - ha bisogno di una riorganizzazione e credo che la Regione non possa lasciare nel dimenticatoio una riforma così attesa, strategica in chiave di difesa del suolo e che andrebbe ad allinearsi alle scelte già fatte da altre regioni, come la Toscana. Inoltre in vista dell'imminente cambiamento delle province, con la loro possibile soppressione e le imminenti elezioni regionali in Liguria diventa oltremodo urgente non perdere troppo tempo. Il ritardo non sarebbe sopportabile dai territori".
"E' dimostrato – chiosa il Presidente - che la manutenzione ordinaria è propedeutica alla difesa del suolo e il consorzio non può operare solo su un limitata porzione della Val di Magra. Il bacino idrografico è molto più ampio e occorre gestire l'acqua in modo omogeneo su tutto il territorio per garantire una efficace opera di manutenzione e prevenzione. Non trovo giusto, inoltre, che pochi paghino per la sicurezza di molti, cioè i vantaggi della bonifica ricadono su tutto il territorio e tutti i suoi abitanti e non solo i consorziati, quelli che abitano a valle dell'asta del canale. La nuova legge, quindi, costituirebbe anche in atto di equità. Svolgiamo il lavoro di bonifica da oltre un secolo e non è un caso se nell'ultimo anno, nonostante i ripetuti allerta meteo, non ci sono stati disastri ".
L'appello del Presidente è indirizzato, in particolare, agli esponenti politici locali in Regione.
"Per tutti questi motivi chiediamo all'assessore Renzo Guccinelli, all'assessore Raffaella Paita, all'assessore Enrico Vesco, al consigliere Luigi Morgillo di riprendere il testo della legge e portarlo in fondo senza perdere tempo e per il bene di questo nostro territorio e dell'intera Liguria".