"Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Giovanna Maggiani Chelli, presidentessa dell'Associazione familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, dopo l'annullamento della sentenza di ergastolo dell'imputato Francesco Tagliavia". Lo dichiara Massimo Lombardi, segretario provinciale Rifondazione Comunista.
"A distanza di ventuno anni da quei tragici fatti che sconvolsero Firenze e l'intera Italia, - prosegue - riemersi oggi prepotentemente in primo piano in seguito alla scoperta della famigerata "trattativa" tra stato e mafia, la bomba che uccise dei ragazzi innocenti quel 27 maggio 1993 (tra cui il sarzanese Dario Capolicchio)rimane ancora senza un nome. Riteniamo tutto ciò indegno di un Paese che si reputi ancora civile.
Non vorremmo che si ripeta un film già visto, purtroppo troppe volte, in passato. L'esito processuale degli attentati che hanno coperto di sangue l'Italia, da piazza Fontana in poi, è sempre stato il solito: l'impunità è regnata sovrana, a dispetto dei tanti morti. Qualcuno ne dovrebbe provare vergogna, mentre c'è ci prova solo rabbia e dolore. Ci auguriamo che al più presto venga fatta giustizia sull'accaduto, nel rispetto delle vittime e dell'intero popolo italiano. Basta con i misteri, occorre solo verità".