"Il nostro obiettivo - proseguono - è quello di tenere insieme le forze sociali politiche ed istituzionali sul dibattito Oto Melara e sulla sua trasformazione partendo dai dati oggettivi quali occupazione, capacità tecnologica, redditività e conti in ordine.
Accogliamo inoltre con soddisfazione la due giorni di meeting internazionale che vedrà la nostra città al centro delle politiche nazionali ed internazionali sul tema dell' industria della difesa, segno che, come chiedevamo, è possibile candidare La Spezia come Polo della Difesa integrando maggiormente tutte le aziende che sul settore sviluppano il loro business.
Il meeting che si svolgerà presso l' arsenale della marina non deve rimanere un evento isolato ma dovrà avere continuità in un' azione costante e collettiva la politica sindacale e istituzionale finalizzata al raggiungimento di questo obiettivo.
Un primo passo come sindacato lo avevamo realizzato con il convegno organizzato nel dicembre scorso dal tema "Industria e lavoro quale futuro per La Spezia" (primo obiettivo l' approvazione dei finanziamenti per il rinnovo della flotta della Marina Militare Italiana, secondo obiettivo il lancio della politica del polo della difesa). Oggi intendiamo rilanciare la necessità di proseguire la strada intrapresa per mettere in sicurezza le attività industriali che devono rimanere sul nostro territorio.
Anche il varo del sommergibile Venuti è un'opportunità per mostrare quanto sia efficace la nostra capacità di produrre e quanto sia strategico il cantiere del Muggiano nella logica del polo della difesa.
Se saremo in grado di mantenere attuale il progetto "Polo Difesa" avremo maggiori possibilità di determinare scelte di politica industriale che salvaguardino il destino delle nostre aziende sul nostro territorio. Un'azione corale: per Fincantieri, per sostenere e rilanciare Oto Melara, Mbda Selex e indotto".