"L'ordinanza del Sindaco di Pontremoli, oltre che inutile e sbagliata, è anche illegittima. Per questo ho presentato un'istanza in cui chiedo al Sindaco di annullarla. Mi auguro che si rimedi in fretta a questo ennesimo scivolone. Basterebbe il buon senso per capire che un Sindaco non può "inventarsi" un nuovo illecito, vietando alle persone bisognose di chiedere aiuto, in modo garbato, in luoghi aperti al pubblico".
Lo dichiara Francesco Mazzoni Consigliere Comunale del Comune di Pontremoli, Capogruppo del Partito Democratico. Sul tavolo, la famosa ordinanza anti accattonaggio. "Il Sindaco ha vietato agli indigenti qualsiasi attività di richiesta palese di aiuto economico, - attacca Mazzoni - prevedendo per i trasgressori la sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro. L'ordinanza vieta tutte le forme di mendicità "ancorché non moleste o minacciose", assoggettando, fra l'altro, la richiesta di aiuto economico "innocua" alla medesima sanzione pecuniaria prevista per l'accattonaggio molesto. In sintesi: un cittadino, anche pontremolese, povero, che, in luoghi aperti al pubblico, chiedesse in modo garbato di essere aiutato economicamente, dovrebbe essere pesantemente sanzionato. Volontà del Sindaco è quella di creare una nuova fattispecie di "illecito comunale", "l'illecito di mendicità ", vigente soltanto all'interno dei confini del territorio comunale di Pontremoli, ma questa "nuova fattispecie" di illecito, quella di accattonaggio e di mendicità silenziosa e inoffensiva, non trova fondamento, né è prevista, in alcuna norma di legge. Per questa ragione l'ordinanza è illegittima.
Il Sindaco ritiene che sia necessario nascondere i poveri e la miseria dal centro di Pontremoli. Per capirlo basta leggere l'ordinanza. Afferma il Sindaco che "il fenomeno dell'accattonaggio provoca disagio nei cittadini e nei turisti ospiti di Pontremoli suscitando talvolta una percezione distorta e della realtà ...", ritenendo "che al là della percezione individuale attuale del fenomeno da parte dei cittadini, i comportamenti citati creino oggettivamente un senso di degrado e di velato allarme sociale, che risulta necessario porre sotto controllo..". Il Sindaco vieta una pratica assolutamente legittima, qual è la mendicità non molesta, in quanto, in modo assolutamente arbitrario, ravvisa l'esistenza di un interesse pubblico a "nascondere la miseria" perché la visione dei poveri provocherebbe disagio "nei cittadini e nei turisti". Caro Sindaco, la povertà non si cancella con un'ordinanza!"