"E' stato sufficiente un incontro con il PD di Castelnuovo Magra - proseguono - per capire come fosse impossibile andare a "primarie" di coalizione, le candidature che si profilavano mettevano in evidenza la spaccatura, prima politica e conseguentemente programmatica con il "grande" progetto del Comune di Luni. Si trasferisce nuovamente alla "pancia" dei cittadini quello che sarà il greve futuro che attende le piccole amministrazioni comunali. Il "caravanserraglio", che a Castelnuovo Magra è riuscito a "vincere" il Referendum del 09/02 con "grandi menzogne" e "piccoli campanilismi", sembra incapace di "coalizzarsi" per le future amministrative del 25 maggio: si profilano, almeno, tre "liste", il risultato delle primarie PD potrebbe metterne in campo una "quarta"... e noi non potremo esserci. Il nostro obiettivo, sicuramente con tempi e metodi diversi e purtroppo più lunghi, è e resta la "fusione", la prossima amministrazione castelnovese questo deve porre come base programmatica e su questo dovrà pianificare i prossimi cinque anni, il 33% dei cittadini che hanno votato SI sono una sufficiente base di partenza, gli "scontenti" del loro NO, che sembrano già esistere, faranno il resto...per questo e su questa prospettiva ci stiamo confrontando e ci rivolgeremo agli elettori".