"Il M5S si oppone da sempre ai doppi incarichi, non per un vezzo o perché "viva di antipolitica", ma solo perché, oltre a rispettare la legge vigente, ritiene che chi occupa ruoli importanti debba dedicarsi a quello, senza sommatorie di incarichi. Aggirare il decreto legislativo dell'8 aprile 2013 in materia di incompatibilità attraverso l' escamotage del permesso da parte dell' asl di assentarsi per 30 giorni non è il miglior biglietto da visita. Il fatto(ad oggi non smentito) che per il doppio incarico si riceva un compenso di 35 mila euro per 30 giorni effettivi di attività è, in questo periodo di crisi, una aggravante non trascurabile. Etichettare il tutto come antipolitica non cambia la natura dell'operazione che sta avvenendo ed è uno schiaffo ai dipendenti ATC che da anni, per il bene dell'azienda, accettano condizioni di lavoro sempre peggiori rispetto alle altre aziende liguri, spesso per ovviare a scelte aziendali infelici. I cittadini e i dipendenti ATC si meritano, soprattutto in questo momento, una guida costante e presente. Riguardo la guida di ATC e il suo stato di salute, ci chiediamo inoltre come potrà il dott. Cavallini lavorare in armonia con una maggioranza che accetta passivamente una legge sbagliata che porterà, come già avvenuto in altre regioni, alla rovina la nostra azienda di trasporti. Definire "poco chiara" la vicenda sulla legge regionale è un eufemismo(benchè ci faccia piacere che si rilevi questa mancanza di trasparenza nel percorso che porta al bacino unico):l'unione di tutte le aziende di trasporto, considerando che solo Genova perde circa un milione al mese, porterà ad una perdita annua di circa 20 milioni. Nel futuro, quindi, non è difficile scorgere privatizzazioni, con conseguenti tagli sul personale e sui servizi. Per la serie, il conto di nuovo a lavoratori e cittadini. Entrare dentro questo ennesimo pasticcio è un errore e il M5S lo afferma da tempo, assieme a una parte del sindacato confederale, i COBAS e un gran numero di lavoratori e cittadini. Sempre in merito ai rapporti tra dirigenza e amministrazione comunale, sarebbe anche ora che si facesse chiarezza sull' effettivo stato di ATC, che viene definita dalla maggioranza azienda in salute o in crisi a seconda del momento (vero che nello scorso esercizio il versamento di 500 mila euro della provincia ha stabilizzato l' azienda). Negli anni gli errori di gestione non sono mancati, tra cui: il mancato passaggio dal gasolio al metano; l'eccesso di sotto società, con relative poltrone assegnate "politicamente"; la gara del 1 ottobre 2009, che ha portato 2 condanne, una per apertura di buste non regolare, l' altra dell'antitrust per irregolarità; le spese a carico di ATC esercizio tra il 2005 e il 2009 per il faraonico progetto del deposito da costruire nell'ex area IP. Questa non è antipolitica: si chiamano fatti, e non è ozioso domandarsi come un dirigente "part-time" possa affrontare un' eredità non facile come questa. Sulla denuncia che il dott. Cavallini ha fatto a una nostra attivista non entriamo nel merito, si pronuncerà chi di dovere. Non riteniamo però un offesa dire a qualcuno che non è competente nel settore quando i suoi titoli di studio (una laurea in sociologia e pedagogia) ed il suo curriculum vitae sono oggettivamente distanti dall'ambito del trasporto pubblico".