"C'è un rapporto molto stretto tra la mia vita di disabile e la storia del mio impegno per i bambini amputati, feriti, malati, in Algeria come in Palestina o in Congo -ha detto Massimo Toschi, consigliere del Presidente della Regione Toscana per la cooperazione internazionale e per i diritti delle persone disabili- perché la malattia è stata per me occasione di incontro con gli altri e mi ha dato sensibilità e credibilità". In tutte le missioni umanitarie e di cooperazione, ha proseguito Toschi, "l'arrivo, per la prima volta, di un occidentale in carrozzina ha fatto capire più di ogni altra cosa alle vittime e agli ultimi che io ero davvero dalla loro parte". La carrozzina "è diventata così strumento di una grande politica, perché la grande politica domanda due cose, il linguaggio della verità e il linguaggio che mette in gioco la tua persona, la tua coerenza". La grande politica, ha commentato Pagano, "esige coerenza tra visione del futuro e gesti quotidiani, è innanzitutto cambiamento personale come condizione del cambiamento sociale". E' una concezione della politica, ha proseguito il Presidente di Mediterraneo, "che mi ha cambiato in questi anni, e di cui sono debitore a grandi persone come don Andrea Gallo e Massimo Toschi". E Toschi ha esortato i ragazzi: "Se cambiate voi cambia la politica". Stimolato dalle domande di Federico Figura, della Federazione degli Studenti, e di altri ragazzi presenti in sala, Toschi ha risposto a molte domande, insistendo sulla "cooperazione per la riconciliazione e il perdono, fondata sul riconoscimento dell'altro", sulla scia degli insegnamenti di Nelson Mandela e di David Grossman. Sulla pace in Medio Oriente, Toschi ha detto: "Oggi Israele ha il peggior governo possibile, ma con uno sforzo maggiore della comunità internazionale e di ciascuno di noi, si può raggiungere un accordo di pace... sono ottimista, perché dopo aver evitato la guerra in Siria, che sembrava imminente, abbiamo svoltato: la Siria ha rinunciato alle armi chimiche, l'Iran presenta un volto più umano". Ora, ha concluso, "Obama dovrebbe avere più coraggio" e "voi ragazzi, con i viaggi scolastici, dovreste andare in Israele e in Palestina e, con internet, dovreste conoscere ragazzi israeliani e palestinesi e spingerli al dialogo e alla riconciliazione". Foto di Enrico Amici.