A noi sembra che detti "fondi" siano eccome a disposizione della Regione, ma forse per queste queste frasi verremo accusati, ovviamente, di populismo. Serve la volontà politica di risolvere il problema, ma il silenzio regna sovrano. Pochissimi gli enti comunali che hanno detto qualcosa a riguardo, completamente muta la provincia della Spezia, con il suo commissario straordinario Fiasella.
Già da mesi abbiamo proposto alla Regione di trovare le risorse economiche almeno per far chiudere loro l'anno solare, magari decurtando qualcosina dalla giunta regionale, o riducendo le esagerate dipsonibilità dei gruppi consigliari.
Inoltre, come bene ha affermato Legambiente, tanto più assurda appare la rinuncia ai lavoratori (assunti per la prevenzione delle calamità naturali), quanto più tali persone vengono a mancare proprio nei giorni di maggiore allarme per il territorio, ossia l'autunno, periodo che oramai tiene tutta la Liguria in allerta, specie il Levante.
Ma evidentemente le istituzioni (a ogni livello, compreso quello del nostro concittadino ministro dell'Ambiente) gradiscono molto più le passerelle e i tagli dei nastri, piuttosto che dare risposte a 149 famiglie in difficoltà.