L'Italia oggi spende milioni di euro al giorno per far fronte a emergenze di questo tipo, una spesa complessiva che supera il miliardo di euro. In dieci anni invece ne sono stati spesi solo 2 dei 44 previsti per la prevenzione. La messa in sicurezza del territorio deve essere la grande opera pubblica che serve al paese.
"Sono andato a Casale di Pignone due giorni dopo l'alluvione. Lo scenario era ancora surreale. Mi ricordo i pochi vigili del fuoco, la scarsità di mezzi e le tante difficoltà dei primi giorni. - dice Lorenzo Azzolini, del coordinamento regionale di SEL – mi ricordo però anche lo spirito di solidarietà e la voglia di dare una mano di tantissimi volontari. Il sindaco di Pignone, Antonio Pellegrotti, ha capito forse tra i primi il vero potenziale di questo impegno civico e ha saputo organizzarne e gestirne l'afflusso e il lavoro."
"Da anni faccio la volontaria nella Protezione Civile. - dice Diana Ciriello, responsabile regionale ambiente e territorio di SEL - Ho vissuto fin dalle prime ore l'emergenza come avvenuto in altre occasioni. Sono stata assessore all'ambiente a Santo Stefano e ben conosco i problemi del nostro territorio."
"Il ricordo è utile se serve a costruire un futuro diverso. Raccogliamo lo spirito del volontariato di due anni fa e diamogli seguito e non limitiamoci al ricordo. - conclude Lorenzo Azzolini -Tra le nostre proposte c'è l'istituzione di un servizio civile regionale dedicato alla manutenzione del territorio, un elemento chiave per prevenire le emergenze."
"Un anno fa abbiamo organizzato alla Spezia un convegno nazionale sul dissesto idrogeologico. - spiega Diana Ciriello - Oggi rappresenta un punto focale delle campagne politiche che abbiamo lanciato a livello nazionale, presto lavoreremo a una apposita proposta di legge."