"Apprendiamo da delibera di giunta di ieri che la Regione intende utilizzare i circa 3 milioni e 500mila dell'avanzo di esercizio della Asl5 per ripianare in parte il debito del San Martino di Genova, che invece ha chiuso con un passivo di 38 milioni di euro. Una autentica vergogna".
Così Roberto Centi, Consigliere comunale LeAli a Spezia e Consigliere regionale Lista Sansa, che continua: "siamo al paradosso: la Asl 5 spezzina, maglia nera ligure per posti letto, rapporto tra addetti e popolazione, strutture e servizi, che avrebbe bisogno di robuste dosi di investimenti e nuove assunzioni, costretta a finanziare il colosso San Martino. Una follia politica e gestionale, che dimostra tutta l'incapacità di questa giunta regionale e dell'Assessore alla sanità; un altro tassello di quella logica elettorale accentratrice di risorse su Genova a dispetto delle altre province."
Continua Centi: "La giunta Toti promuove a gran voce i modelli del 'Gaslini diffuso' e del 'San Martino diffuso', ma, in realtà, oltre ai casi delle indiscutibili eccellenze mediche, di diffusi ci sono soprattutto i loro debiti: più di 38 milioni di euro il San Martino, e oltre 2 milioni il Gaslini. Nella assegnazione dei budget la Regione dovrebbe tener conto invece degli ambiti territoriali, per evitare di aumentare quelli squilibri che, insieme ai tagli e al ricorso ai privati, stanno già distruggendo la sanità pubblica ligure e in particolare quella di alcune Asl laterali."
Conclude Centi: "altro che sottrarre risorse alla Asl spezzina; la prima azione da fare è chiudere Alisa, una struttura che pesa per 420 milioni di euro l'anno e che non ha fino a qui rispettato gli obiettivi di reale pianificazione e di gestione della sanità ligure. Ci sono poi altre spese 'fuori controllo': 25 milioni di euro spesi dalle Asl e da Alisa per consulenze 'non sanitarie', oppure i 10 milioni di euro usati nel 2024 per pagare i medici a gettone. Solo in questo modo si potrebbe realizzare una corretta gestione dei fondi per la sanità con l'obiettivo di garantire un equilibrio di gestione per i territori liguri."