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In Liguria lettini e ombrelloni anche su scogliere artificiali e altre opere a mare: "Lerici non adotti la Legge Regionale" In evidenza

di Doris Fresco - La mozione presentata dal gruppo Siamo il Golfo dei Poeti: "Gli scogli, i moli, le dighe e i pennelli sono una risorsa libera, preziosa per residenti e turisti".

Il gruppo Siamo il Golfo dei Poeti chiede che il Comune di Lerici non adotti la Legge Regionale (28/12/2022 n.16) che dà la possibilità di concedere a gestori scogliere artificiali, pennelli, ecc. con posizionamento di supporti atti alla balneazione.

"Auspichiamo che la richiesta venga proposta e perorata anche da altri Comuni rivieraschi spezzini e di tutta la Liguria", commenta Bernardo Ratti, primo firmatario della mozione. 

La richiesta di non adottare le Legge Regionale nasce dal fatto che, tradizionalmente, in Liguria, e a Lerici, le scogliere sono sempre state utilizzate liberamente da residenti e turisti: "Gli scogli, i moli, le dighe e i pennelli sono una risorsa libera, preziosa per residenti e turisti e il libero utilizzo delle scogliere ad uso balneare da parte della popolazione “locale” e da parte degli “ospiti” è elemento peculiare del territorio ligure", come si legge nel documento.

Di seguito il testo integrale della mozione.

 

Il sottoscritto Bernardo Ratti, a nome del Gruppo “Siamo il Golfo dei Poeti” 

PREMESSA

-       In relazione al Comma 3 dell’articolo 11-bis della legge regionale n. 13 del 28 aprile 1999, recante “Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa, ripascimento degli arenili, protezione e osservazione dell’ambiente marino e costiero, demanio marittimo e porti”

-       In relazione alla Legge Regionale del 28/12/2022, n. 16, art .13, recante “Disposizioni collegate alla legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2023”, con inserimento nell’articolo 11-bis della legge regionale 13/99 delle seguenti integrazioni:

3.1. I comuni, previa verifica di sicurezza, possono consentire, anche per periodi limitati di tempo, l’utilizzazione per attività connesse con la balneazione di scogliere artificiali e opere di difesa costiera, quali difese aderenti, pennelli, barriere emerse. 3.2. La verifica di sicurezza è di competenza del Comune e comprende sia gli elementi costitutivi delle strutture che le condizioni meteomarine dell’intorno, la tutela delle cose e delle persone, anche in occasione di eventi meteomarini e, in generale, la valutazione di ogni situazione di rischio e il rispetto delle norme vigenti applicabili al caso specifico. La Giunta regionale stabilisce linee guida e indirizzi in merito alle modalità di effettuazione della verifica di sicurezza. 3.3. La realizzazione di eventuali opere necessarie per garantirela fruibilità e la permanenza delle persone in condizioni di sicurezza avvengono nel rispetto delle seguenti modalità e condizioni: a) le opere non comportano danneggiamenti e modifiche strutturali permanenti delle scogliere o delle opere di difesa; b) le opere consistono in manufatti di facile rimozione non comportanti creazione di volumetria, da mantenere per il solo periodo della stagione balneare, con obbligo, in ogni caso, di rimozione in caso di dichiarazione di stato di allerta meteomarina di qualsiasi grado, da parte del sistema di Protezione civile o di divieto di balneazione per avverse condizioni del mare segnalato con bandiera rossa. 3.4. In fase di prima applicazione, per le sole opere di difesa costiera già in concessione al concessionario frontistante e per la sola stagione balneare 2023, è consentito l’utilizzo delle stesse con le modalità di cui al comma 3.1, previa verifica di sicurezza di cui al comma 3.2 e alle condizioni di cui al comma 3.3, anche in assenza dell’espressa previsione delle aree demaniali marittime. L’utilizzo per gli anni successivi al 2023 è subordinato a preventiva modifica del progetto di utilizzo comunale delle aree demaniali marittime”;

-   In relazione alle linee guida e di indirizzo relative (Atto n°261 – 2023 del 23/03/2023, Numero d’ordine 21), approvate dalla Giunta Regionale, afferenti alle modalità di effettuazione della verifica di sicurezza in materia di utilizzazione per attività connesse con la balneazione di scogliere artificiali e opere di difesa costiera.

-   Che, come si evince e si ripete, tale Legge consentirebbe il posizionamento da parte di concessionari “balneari”, su scogliere artificiali, ecc, di “opere necessarie” alla fruibilità, permanenza delle persone e alla sicurezza su dette “scogliere”: tipo pedane, pagliolati, ecc.

-   Che tale legge e relative linee guida, consentirebbero il posizionamento di tavolati ad uso solarium, lettini, sdraio, sedie, ombrelloni et similia, ancoraggi al fondale.

CONSIDERANDO

-   Che spiagge e cale di gran parte della Riviera Ligure non sono di libera fruizione e che la costa lericina non fa eccezione. (Secondo il report del 2022 di Legambiente, la Liguria risulta essere la peggiore Regione d’Italia per il numero di lidi occupati: 69,9% a fronte di centoquattordici chilometri di spiaggia).

-   Che tradizionalmente, in Liguria, e Lerici non fa eccezione, le scogliere sono sempre state utilizzate liberamente da residenti e turisti.

-   Che gli scogli, i moli, le dighe e i pennelli sono una risorsa libera, preziosa per residenti e turisti

-   Che il libero utilizzo delle scogliere ad uso balneare da parte della popolazione “locale” e da parte degli “ospiti” è elemento peculiare del territorio ligure

-   Che l’eventuale richiesta e concessione per attrezzare anche le scogliere e i pennelli, in una costa, come quella lericina, già parca di spazi e di spiagge, sarebbe un’ulteriore limitazione di mare libero, a disposizione dei bagnanti. La costa lericina, tra servitù, stabilimenti, concessioni varie pubbliche e private, attività economiche, servizi, ha pochi, e sempre meno, spazi veramente liberi.      

-   Che l’omologazione e la perdita di caratterizzazione non darebbe impulso al territorio, ma, anzi ne diminuirebbe l’appeal.

-   Che si è in attesa di recepimento della disciplina dettata dalla Direttiva Bolkestein

-   Che “le verifiche di sicurezza” e relative incombenze (punto 3.2 delle integrazioni) sarebbero di competenza dei Comuni. 

CHIEDE 

Che sia inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la discussione in merito e la relativa votazione che impegna il Sindaco e la Giunta 

-       A non adottare quanto indicato, come possibilità, nella L.R. 28/12/2022 n.16, di concessione ad attività connesse alla balneazione, dell’uso di scogliere artificiali, pennelli, ecc. (come in premessa) lungo la costa lericina del territorio del Comune di Lerici . 

BERNARDO RATTI – Consigliere Comunale

A nome anche del Consigliere, C.G. del Gruppo Consiliare “Siamo il Golfo dei Poeti”, Emanuele Nebbia Colomba

 

    

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