Qualità, miglioramento dei servizi e gestione funzionale non vanno di pari passo con le tempistiche elettorali. Le cose fatte bene non possono essere condizionate da una scadenza, quella del 25 settembre, e dal desiderio di accumulare voti. Vaira, candidato al Senato di +Europa, irrompe improvvisamente sulla scena sanitaria spezzina con frasi fatte, già sentite e accuse cui, francamente, la risposta è nota da tempo.
Attacca ad esempio sulla 'fuga dei medici. Ricicla il "caso" del prof. Berti, peraltro non di qualche giorno fa, che sceglie di accettare l'incarico in un'altra Asl dopo aver vinto un concorso. Ovviamente Vaira omette di dire che il medico ha fatto una scelta personale rispettabilissima e di aver lasciato un reparto di eccellenza dopo aver formato negli anni gli specialisti.
La carenza di medici è problema nazionale e non è certo imputabile al presidente Toti. Tanto che uno degli argomenti di questa campagna elettorale è proprio la necessità di trovare incentivi per rendere appetibile la carriera sanitaria.
Poi, sul Felettino, di nuovo, accuse sulle maggiori spese come fosse solo ligure e per giunta prevedibile una crisi mondiale che ha portato all'aumento dei prezzi. Vaira fa riferimento ad un'offerta precedente, che non avrebbe garantito il risultato ricercato dall'amministrazione di realizzare una struttura con gestione qualitativamente adatta alle esigenze territoriali. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
La rete di collaborazione che si sta instaurando, infine, è un'idea pratica e che comincia a dare i primi frutti grazie anche al servizio di prenotazione in strutture che possono essere scelte in alternativa per velocizzare l'erogazione delle prestazioni.
Insomma, uno spezzatino scotto ed andato a male, masticato già da qualche altro candidato, con Vaira che solo oggi sceglie di dire la propria, rigorosamente senza avanzare alcuna proposta, ma solo con banali accuse.
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