«La notizia dell'offerta da parte dell'azienda tedesca Rheinmetall per acquisire una quota dell'ex Oto Melara, annunciata in questi giorni sulla stampa, se fosse confermata rappresenterebbe un passo avanti positivo per il sito produttivo spezzino, ora parte del gruppo Leonardo.
Si tratterebbe dell'acquisizione di una quota di minoranza da parte dell'industria tedesca, in cambio viene proposto al governo italiano di costruire in Italia uno specifico veicolo da combattimento. Sarebbe un'ipotesi preferibile alla vendita pura della BU Sistemi Difesa, di cui Oto Melara fa parte». Così la deputata Manuela Gagliardi interviene riguardo la notizia di una possibile offerta di acquisizione dell'azienda Rheinmetall nei confronti di Oto Melara, pubblicata sulla stampa.
«È chiaro che, soprattutto alla luce del nuovo scenario internazionale venutosi a creare a seguito della guerra in Ucraina, il sistema difesa del nostro paese debba essere potenziato, infatti abbiamo sempre sostenuto la necessità di investire trattandosi di un comparto così strategico per il nostro paese – aggiunge Gagliardi – Non solo: occorre ragionare in un'ottica di difesa europea. Per questo sarebbe opportuno che si creasse quanto prima un consorzio internazionale che desse corpo a un progetto solido, del quale l'Italia dovrebbe avere la governance, ne ha tutte le carte viste le eccellenze presenti sul nostro territorio in campo militare e navale. Di questo potrebbe fare parte anche Fincantieri, già interessata all'acquisizione della BU. Sarebbe inoltre l'unica strada percorribile per la costruzione di un carro armato europeo, come sostenuto dalle parti sindacali».
«Ci auguriamo che questo sia l'inizio di un percorso di rilancio dell'azienda e che il Ministero della Difesa faccia quanto in suo potere per tutelare l'italianità di Oto Melara», conclude Gagliardi.