Il primo intervento è stato di Martina Giannetti, capolista della lista PD articolo 1 in favore di Piera Sommovigo:"Grazie a Zingaretti, la sua presenza significa molto anche per il nostro partito. Negli anni abbiamo lavorato per riportare in alto il partito di Spezia.
Oggi in vista delle amministrative c'è moltissimo del lavoro fatto.
Fondamentale che gli enti si occupino prima di progettare e programmare, cosa che qui nella nostra città non sta accendendo, con un'amministrazione che non difende interessi degli spezzini ma è totalmente subordinata alla regione. Progetto di Piera può riportare autorevolezza che in questi anni abbiamo perso".
A seguire, l'intervento della candidata Sindaco Piera Sommovigo:"Mancano solo 2 settimane e crescono ansie e emozioni, unite a paura di non fare mai abbastanza per far conoscere il nostro progetto.
Credo che sia in gioco una scelta importantissima per i nostri cittadini, tra un modello dei città che galleggia, piatto, che costruisce la sua rete di potere ma non fa niente per lo sviluppo dei suoi cittadini, e un concetto nuovo di città che guarda avanti, ma anche indietro a chi è in difficoltà e non riesce a rimanere al passo.
Non possiamo permetterci altri 5 anni di questa calma piatta, con un sindaco che sfugge ai confronti di programmi e contenuti.
Un sindaco che parla di Spezia come se prima fosse un posto disastrato, se sostiene di aver cambiato radicalmente il volto della città, perché non viene a difendere quanto fatto in un confronto?
Noi candidati proponiamo il nostro modello ma non abbiamo colui che dovrebbe essere il soggetto più importante di tutti, ossia colui che chiede la riconferma, questo è inaccettabile.
Vedremo se almeno l'ultimo confronto ci darà l'onore di parlare con lui.
Amministrazione che in 5 anni non ha mai contestato nulla in Regione e ciò ci ha condotto ad essere una provincia di serie B.
Situazione sanità, il Sindaco da la colpa alla regione e dice che la politica deve stare lontana dalla sanità.
Abbiamo provato a lanciare proposte sul lavoro, nella nostra città dove i giovani vanno via, ma anche questo tema secondo il nostro attuale sindaco non rientra ugualmente tra le sue competenze.
Area Enel, centrale sarà dismessa, stiamo progettando un futuro per quest'area ma anche qui si è sottratto dicendo che la competenza è del governo.
Abbiamo di fronte una scelta epocale tra continuare così per altri 5 anni o avere un amministrazione che si occupa davvero dei suoi cittadini, con sanità, sviluppo e giovani al centro.
In questi ultimi 12 giorni dobbiamo far conoscere il nostro progetto a tutti, facendo capire l'importanza che riveste questa competizione elettorale, perché vinca un progetto diverso di città, nuovo, che possa cambiarne il volto, che faccia guardare la città avanti senza dimenticarsi di chi rimane indietro".
L'ultimo intervento, è stato di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ospite della serata:"Ci sarò sempre in occasioni in cui si può fare una mano. Della campagna di Piera se ne parla in tutta Italia.
La battaglia del covid la stiamo vincendo, ma questo ha lasciato alle nostre famiglie una paura del futuro. Piera è la speranza per questa città che la solitudine che il covid ha lasciato non diventi rabbia. Combattete in questa campagna elettorale, fino alla fine a testa alta guardando negli occhi le persone. Abbiamo alle spalle 2 anni e mezzo drammatici, che potevano rimettere in discussione la nostra esistenza, ma in Italia c'è chi si è assunto le responsabilità, con una parte politica che ha dato sicurezza e libertà alla gente.
Non seguite le furbizie di chi i problemi li cavalca, come la destra ha fatto, sappiate che ci siamo noi, che questi problemi vogliamo eliminarli, combatterli e vincerli.
Piera sta facendo una bellissima campagna elettorale, mettendo al centro piedi, testa e cuore, perché senza passione non si può risolvere il problema, questa è la ricetta per iniziare il cambiamento.
Campagne vanno fatte spalla a spalla
2 anni di pandemia hanno accresciuto le disuguaglianze sociali, e allora noi dobbiamo fare una campagna elettorale nelle prossime ore, che saranno quelle delle cortine fumogene, del sindaco che scappa dopo 5 anni perché probabilmente si vergogna di tornare nei luoghi dove 5 anni fa ha fatto delle promesse che non può mantenere. Noi dobbiamo guardare in quegli occhi di chi ha paura, di chi ha voglia di riscatto e dirgli che si può fare, perché la polpa di questo tempo, la scelta di questo tempo, è che noi dobbiamo farlo perché noi crediamo nella Costituzione di questa repubblica. Il 1 gennaio 2024 saranno 75 anni della vita democratica di questa costituzione per cui noi dovremmo batterci sempre. La Costituzione è un programma che noi dobbiamo realizzare giorno dopo giorno. Noi siamo qui che combattiamo la sanità, non perché siamo dei matti ma perché nell'articolo 32 c'è scritto che la sanità è un diritto e se non lo è non va bene, e se guardiamo i temi di sanità, scuola, diritto al lavoro ci accorgiamo di come si viva in una costituzione tradita, perché quei valori non sono in gran parte realizzati. Noi dobbiamo batterci perché se si cambia, quella costituzione tornerà ad essere una speranza. Indegno chi oggi fa finta di niente.
Lo stesso è importante sottolineare quanto sia necessario il ruolo della realtà comunale, perché dopo famiglia e amici, quando questi non bastano, il terzo livello è lo stato, in particolare il comune, che risponde ai tuoi diritti, per vedere rispettata la condizione di cittadino. Comune ti da possibilità di vivere. Il cuore della battaglia di queste comunali è che è una battaglia per il futuro delle famiglie, per difendere La Spezia, per far si che la città non rimanga indietro. Per questo vale la pena andare strada per strada e questa volta le opportunità ci sono. Grazie a noi, al centro sinistra e ai governi di cui abbiamo fatto parte stanno arrivando 270miliardi di investimenti pubblici, per cui gli anni che abbiamo davanti non saranno più gli anni dei sacrifici, ma potranno essere di delusione, perché quei soldi potranno prendere una direzione sbagliata. Piera deve diventare sindaca perché viviamo nel tempo della paura e solitudine, ora le opportunità ci sono, i miliardi verranno spesi e il tema è se questi andranno verso la soddisfazione comune e la distribuzione della ricchezza, o se alle famiglie italiane arriveranno solo i debiti. A livello nazionale dobbiamo chiedere che entro 2 anni ci sia la banda ultra larga di internet perché chi non c'è l'ha è un discriminato. Sulla sanità centinaia di miliardi di euro che permetteranno di curare persone anche da casa, queste sono cose che si stanno facendo dove c'è la bella politica e qui si rischia di rimanere indietro. Battaglia per Piera necessaria per una comunità che ha un'opportunità.
Oggi il progetto è Piera, combattiamo e vinciamo per questa città".
