Sulla necessità di potenziare la rete di ingresso del metano in Italia non possiamo che essere concordi, ma se dovrà prevedere anche un intervento su Spezia questo potrà avvenire solo con un impianto offshore, non con un incremento di attività o capacità del sito di Panigaglia.
Su questo dobbiamo essere chiari. Il golfo spezzino ha garantito un ruolo di servizio per più settori all’economia nazionale e lo stesso ha fatto la città, l’esempio della centrale Enel è chiaro a tutti, oggi a Panigaglia vi è uno dei due principali impianti nazionali di rigassificazione, ma pensare ad un potenziamento in quel sito è anacronistico. Oggi la nostra economia, lo sviluppo di questo golfo e dell’intera provincia, è indirizzata su importanti opportunità che non possiamo gravare con ulteriori vincoli.
La necessità di aumentare la capacità di rigassificazione a livello nazionale è un’esigenza palese, ma questo non può prevedere un’ipotesi di un aumento del carico su Panigaglia o un potenziamento tecnico dell’infrastruttura.
Per ciò sostegno l’idea di prevedere ogni sviluppo, specialmente per la nostra zona, solo attraverso l’utilizzo di unità FSRU (Floating Storage Regasification Unit), ovvero navi rigassificatore, postazioni galleggianti che non incidono direttamente sul territorio.
La scelta del governo di dare indirizzo a Snam di dotarsi di due navi di questo tipo deve essere chiaramente concepita come definitivamente alternativa ad ogni ipotesi di potenziamento o sviluppo di Panigaglia.
Pierluigi Peracchini
Presidente della Provincia della Spezia