Ogni cittadino auspica che questa pandemia finisca al più presto; che tutto possa tornare alla normalità. Per ottenere questo noi di AvantInsieme chiediamo che si compia il massimo sforzo per vaccinare tutti i cittadini, a partire dai più deboli, nel più breve tempo possibile, anche procedendo 24 ore su 24 e che, contemporaneamente, si faccia opera di convincimento nei confronti di quella parte della popolazione che nutre ingiustificati ma plausibili timori nei confronti delle vaccinazioni, combattendo la strisciante campagna di disinformazione mirata a seminare dubbi e ad alimentare paure.
Solo così potremo, rapidamente, ritornare verso la normalità. Al contempo riteniamo che si debba andare verso una maggior flessibilità e selettività nei criteri con cui decretare chiusure e limitazioni, modulandole secondo le reali esigenze di profilassi; flessibilità e selettività che devono però essere accompagnate da un capillare controllo sul rispetto delle disposizioni, con sanzioni immediate per chi le viola o le disattende: meno norme, più selettive e flessibili, assieme al massimo rigore, aiuteranno, con l'avanzare della primavera, la ripresa dell'economia.
Molti affermano che nulla sarà più come prima: anche noi pensiamo che sarà così. E come movimento civico e riformista vogliamo immaginare un futuro migliore del passato, non peggiore. Le sfide e le svolte che la pandemia impone potranno, anzi dovranno, migliorare la nostra qualità della vita.
Per questo riteniamo che, a livello locale e nazionale, si debbano ripensare:
- 1. il modello di sanità, a partire dai limiti emersi durante la crisi, sia riorganizzando il modello di sanità con la creazione di nuove strutture territoriali che valorizzino la funzione del medico di medicina generale, sia realizzando moderne strutture ospedaliere, sia liberando finalmente la gestione della sanità da lacci burocratici ed indebite lottizzazioni politiche;
- 2. il rapporto tra pubblico e privato, tra diritti e doveri: la responsabilità del singolo nei confronti della comunità si fonda sul rispetto delle leggi, incluse quelle fiscali. Il reale godimento dei diritti è possibile soltanto se la comunità prospera, se le tensioni sociali si attenuano;
- 3. i modelli di benessere e di qualità della vita, che dovranno sempre più comprendere la fruizione di cultura, e non soltanto il consumo di beni.
- 4. Il rapporto tra Stato e regioni: la crisi pandemica ha mostrato i limiti della riforma del Capo quinto della Costituzione che affida la gestione della sanità alle Regioni, portando alla luce incertezze decisionali e conflitti di competenza, che dovranno essere risolti.
Noi riteniamo che se concentreremo le nostre riflessioni ed i nostri progetti sul noi più che sull'io, se ci sforzeremo di coniugare la solidarietà a fianco della libertà, potremo non solo vivere una vita migliore, ma garantire maggiori opportunità per le nuove generazioni. Dobbiamo infatti agire affinché l'ascensore sociale, che, da tempo, nel nostro Paese e nella nostra città, sembra essersi guastato, si rimetta in funzione; ciò significa favorire lo sviluppo della creatività, abbandonare i modelli di sviluppo obsoleti, come quelli riproposti per la centrale Enel e combattere le rendite di posizione.
Per anni abbiamo sottovalutato, trascurato le risorse di cui disponiamo: dall'intelligenza e dalla creatività dei nostri giovani, alla bellezza del nostro paesaggio, alla tradizione tecnologica e culturale in nostro possesso. Per salvaguardare gli anziani e garantire un futuro prospero alle nuove generazioni dobbiamo dar vita a progetti politici modulari, che siano in grado di coniugare, armonizzare le esigenze locali con quelle nazionali e sovranazionali: dobbiamo essere “glocal”: globali e locali nei fatti e non solo a parole.
Su questa sfida si gioca il destino del Paese. Il discrimine tra destra e sinistra, tra conservatori e riformisti passa oggi tra l’immaginarsi un futuro fotocopia del passato ed il suo radicale miglioramento, oggi non solo possibile, ma anche necessario. Agire secondo i principi di libertà, eguaglianza e solidarietà è il compito che i padri fondatori della Repubblica hanno inteso affidare alla politica: a questi principisi ispirano la nostra azione e le nostre proposte. Alleanza Civica-AvantInsieme