Scorrendo l'elenco delle 6300 piccole imprese liguri che potrebbero accedere ai 7 milioni di euro stanziati dalla Giunta regionale attraverso una delibera del 21 dicembre, che assegna un ristoro una tantum a seguito della pandemia, ci siamo accorti che figurano anche alcune attività chiuse da anni o a cui è stata revocata la licenza.
Sappiamo che toccherà alle Camere di Commercio preparare la modulistica e quindi vagliare la bontà delle richieste avanzate dalle aziende, ma visto che alcuni di coloro che hanno chiesto il contributo potrebbero non averne diritto, ci chiediamo se non sia possibile inserire nell'elenco quelle categorie che ne sono state ingiustamente escluse, come i self 24 e i circoli ricreativi. Questi ultimi, in particolare, molto spesso, rappresentano gli unici centri di aggregazione dei piccoli Comuni o dei quartieri periferici delle città. Spazi di socialità fondamentali che oggi rischiano seriamente di chiudere i battenti, a cause delle restrizioni causate dal Covid 19.
Gruppo PD Regione Liguria