Quando si parla di Sanità spesso i numeri la dicono lunga. Il dato più aberrante, per la nostra ASL5, è proprio quello sul personale sanitario. Pesantemente sotto organico.
Per capire quanto siamo messi male facciamo un raffronto tra aziende sanitarie che operano su un bacino d'utenza equiparabile. ASL1 Imperiese, che serve 218.000 persone, e ASL5 Spezzino, che eroga prestazioni sanitarie a 219.000 abitanti.
Nelle due aziende però le differenze sul personale sono sostanziali. Dai dati aggiornati al primo Gennaio 2020 abbiamo: 387 medici in ASL1 contro i 374 di ASL5.
Le differenze, però, iniziano a farsi ben più marcate col comparto infermieristico: 1137 a Imperia contro 1068 alla Spezia. Sugli OSS, poi, la forbice si allarga ulteriormente perché in ASL1 troviamo 308 OSS mentre in ASL5, tra appalto Coopservice e interni, arriviamo a superare soltanto di poco i 200 operatori.
Neppure ASL1, in quanto a dotazione organica, naviga in buone acque, sia chiaro. Nonostante ciò, però, in ASL5 siamo davvero messi male. Un deficit che ha numeri importanti visto che all'appello mancano, almeno: 13 medici, senza contare le ultime defezioni dovute alle mobilità, quasi 70 infermieri e ben 100 OSS.
Tutto questo provoca un'inevitabile inefficienza organizzativa che finisce per gravare sulle spalle del personale sanitario in servizio, oltremodo sfruttato, e dei malati. Ecco perché è necessario incrementare subito l'organico di medici, infermieri e OSS e riequilibrare le risorse sul territorio.
Ecco perché smantelleremo subito quel nuovo carrozzone dirigenziale chiamato A.Li.Sa., che costa quasi 130 milioni di euro all'anno, e investiremo su ciò che serve davvero ai cittadini: il comparto operativo.
Francesco Battistini
Linea Condivisa – Sinistra per Sansa