"Non c'è niente da fare, il candidato Sansa non ce la fa proprio a non usare l'emergenza Covid per fini elettorali, strumentalizzando e riempiendo di falsità i liguri, per raccogliere qualche preferenza facendo leva sulle paure della gente (l'unico modo che gli resta, visto che i contenuti e le proposte scarseggiano).
Oggi si attacca al cluster della Spezia per fare le sue infondate e ridicole dichiarazioni, ancora una volta dimostrando di non sapere nemmeno di cosa parla. Chiariamoci una volta per tutte: la giunta Toti non ha sottovalutato il problema e non è terrorizzata (a differenza di quello che vorrebbe lui) dalla situazione nello spezzino, anzi. Con impegno e lucidità ha gestito l'emergenza, passando ogni giorno ore in ufficio in riunione con la sanità, monitorando costantemente i dati e tracciando i contatti per bloccare la diffusione del virus.
Mentre Sansa era in giro per scampagnate, in Regione si lavorava e si lavora ancora per la ripartenza delle scuole, comprese quelle del Comune della Spezia, che dopo attente valutazioni si è deciso di posticipare in via precauzionale, proprio per gestire al meglio questo giorni complicati e riportare al più presto la situazione alla normalità.
L'unica cosa che ci terrorizza è lasciare la Liguria nelle mani di uno che per prendere qualche preferenza sta mistificando la realtà e strumentalizzando un'emergenza che riguarda la salute dei liguri. Invece di fare le solite sparare elettorali senza senso (come i tamponi a tappeto, di cui Sansa non sa nulla) e riempire il suo programma di proposte lontane dalla realtà per la sanità, perché non chiede al suo Governo di mandare le mascherine che ha promesso agli studenti e che tante scuole ancora stanno aspettando?
Ah no giusto, se si tratta di fare qualcosa di reale l'ex giornalista se la dà a gambe e poi si domanda perché il Presidente Toti, impegnato a gestire concretamente le emergenze, non abbia avuto il tempo per un confronto... Sansa faccia pace con il cervello (e con gli alleati), scenda da Sant'Ilario e impari a dire la verità. Forse allora avremo qualcosa di cui parlare... ma dubitiamo che accada", così scrive in una nota Matteo Cozzani, coordinatore della Lista Toti Presidente.