Stiamo valutando di impugnare l'Ordinanza di Toti che istituisce un vero e proprio ghetto in città cercando di utilizzare, peraltro, una motivazione di sicurezza sanitaria già smentita dagli organi tecnici e dai dati.
Chiediamo al Prefetto di intervenire direttamente perché ciò che sta accadendo è grave. Faccia ritirare a Toti la sua ordinanza e gli consigli di agire con misure concrete e chiare.
Continuare a far apparire gli abitanti del quartiere Umbertino come untori è un'azione degna della peggior politica. Quella più interessata alla propaganda piuttosto che alla risoluzione di un problema reale e che ha dimensioni ben più vaste, purtroppo, di una piazza e di un gruppo di palazzi.
Ha ragione il Consigliere Massimo Lombardi. Con il suo intervento, preciso e puntuale, chiarisce bene quale sia la vera intenzione del Presidente Giovanni Toti: spostare l'attenzione dalla sua incapacità scatenando la caccia all'untore. Lo straniero irresponsabile che con feste e assembramenti è fonte di contagio. Questo concetto è a dir poco pericoloso.
Toti avrebbe dovuto pensare a rendere efficiente il Sistema Sanitario. ASL5 è in sofferenza di organico ed è priva di un piano organizzativo serio per affrontare la fase che stiamo vivendo: la seconda, prevedibile, ondata di COVID19.
Toti avrebbe dovuto gestire la questione scuole misurandosi su tutto l'arco ligure senza discriminazioni immotivate. Invece ha aggiunto ulteriore confusione e preoccupazione sulle famiglie. Alla Spezia scuole chiuse, a Sarzana in parte aperte, in altri Comuni non si capisce più nulla. Una follia amministrativa che si completa con l'idiozia di vietare tutte le manifestazioni tranne, guarda caso, quelle che gli interessano: quelle elettorali.
Che bassezza. Che vergogna.
Francesco Battistini
Linea Condivisa – Sinistra per Sansa