“Previsioni del tutto infondate quelle paventate da alcuni comitati in merito al conferimento di rifiuti all’impianto TMB di Saliceti”. Così afferma una nota, anonima, della Regione Liguria per smentire il grido di allarme lanciato da comitati e associazioni circa la possibilità, concreta, che a Saliceti entro la fine del 2021, permanendo l’emergenza a Genova e provincia, arrivino al TMB 130 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati. Aggiunte alle 90 mila che dovrebbe trattare il biodigestore in corso di approvazione, fanno 220 mila tonnellate.
Il comunicato di No Biodigestore Saliceti, Sarzana, che botta!, Acqua Bene Comune, Legambiente, Italia Nostra e Cittadinanzattiva faceva riferimento, citando intere frasi e brani, che chiunque, politici, giornalisti e cittadini possono verificare, alla deliberazione n. 13 del 27 aprile scorso e alla precedente deliberazione n. 10 del 13 dicembre 2018. Forse l’assessore regionale Giampedrone e gli altri consiglieri del Comitato d’ambito regionale, che lo affiancano, e la vice direttrice all’Ambiente Cecilia Brescianini sono soliti scrivere fake news negli atti pubblici? Non lo crediamo affatto.
Non a caso la smentita della Regione non fa alcun riferimento alle deliberazioni citate da comitati e associazioni. La nota dell’assessorato si limita a tranquillizzare gli spezzini: le quantità che attualmente vengono trattate sono inferiori. Ma le delibere parlano di potenziamento futuro delle capacità degli impianti, di nuove autorizzazioni da emanare per far fronte all’emergenza genovese. Ad oggi nei documenti regionali la capacità prevista del TMB di Saliceti è di 105 mila tonnellate. Ci spieghi l’assessore Giampedrone cosa vuol dire nella tabella dal titolo “Supporto ai fabbisogni della Città Metropolitana” per il 2021 alla colonna Saliceti la frase “Da valutare alla luce delle previste modifiche impiantistiche”. E’ scritto nell’atto deliberato da lei, assessore. A sua insaputa?
I cittadini spezzini non devono affatto stare tranquilli. Per due motivi.
Il primo è che la Regione continua a sbagliare le previsioni sulla raccolta differenziata a Genova e provincia.
Nell’allegato 1 alla deliberazione del dicembre 2018 si prevedeva che nel 2019 i genovesi raggiungessero il 44% di raccolta differenziata. Si sono fermati a un misero 39%. In quell’allegato si dice testualmente di modificare l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per il TMB di Saliceti “al fine di consentire una capacità di trattamento complessiva di 130.000 tonnellate”. E la previsione di raccolta differenziata a Genova per il 2020 era del 50%. Per il 2021 addirittura del 65%. Se la previsione si rivelasse errata, come tutte quelle precedenti, le tonnellate d’indifferenziato genovese aumenterebbero di alcune decine di migliaia. I cittadini spezzini si devono fidare della Regione che smentisce i propri atti deliberativi?
E la classe politica spezzina di destra e di sinistra si decide a leggere bene le carte, a prendere posizione e a fare atti concludenti invece di dichiarazioni?
Guardi cosa è successo a Cairo Montenotte (Savona). Per tacitare la cittadinanza e i comitati savonesi, il 13 febbraio 2016 fu inaugurato dal presidente Toti il biodigestore di Ferrania Ecologia, autorizzato dalla Regione per 45 mila tonnellate di rifiuti. Solo un anno dopo, febbraio 2017, si apriva la conferenza dei servizi per il raddoppio. Nel caso di Saliceti le deliberazioni per il TMB ci sono già. Basta attuarle. Per il biodigestore è in corso la Conferenza dei servizi. In tutto fanno 220 mila tonnellate. In matematica si conclude con C.V.D.: come volevasi dimostrare.
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