Occorre accelerare l’iniziativa del Centro-Sinistra per costituire la coalizione nella sua identità politica e programmatica ed un rapporto con le forze non ancora coinvolte, le categorie e i gruppi sociali che possono dare un contributo prezioso. A maggior ragione ora, dopo il voto della base Cinque Stelle che spinge per presentare la lista del Movimento in Emilia e in Calabria, serve una coalizione forte, compatta e con le idee chiare.
L’alleanza col Movimento Cinque Stelle è necessaria per vincere, ed è giustificata anche dai primi buoni risultati del governo dove si è trovata la giusta unità. Rafforzare questa maggioranza significa cercare di costruirla anche nel territorio. Questo vogliamo dire al M5s. Ma più coraggio nel coinvolgerli lo chiediamo anche alle altre forze di centrosinistra. Altrimenti quelle forze politiche della coalizione che non vorranno perseguire l’alleanza che governa il Paese si dovranno poi assumere la responsabilità di consegnare la Regione a Toti, Salvini e la Meloni.
Alcune forze politiche del campo progressista devono sciogliere le ambiguità a proposito della loro presenza o meno nella coalizione. Non è accettabile una presenza a intermittenza o volutamente sottotraccia al tavolo della stessa .
Il Partito Democratico che è la più grande forza della coalizione e in generale della sinistra nel Paese, per scelta degli elettori, dovrebbe assumersi la responsabilità di essere motore della coalizione e del suo allargamento verso il Movimento Cinque Stelle. Del resto durante questi anni di opposizione al Centrodestra in regione, le posizioni tra Centrosinistra e M5S si sono avvicinate su diversi temi. Il PD quindi dovrebbe passare dal ruolo di arbitro a quello di trascinatore sul piano organizzativo ma soprattutto politico, esplicitando la sua linea sulle più delicate questioni e facendosi traino verso l’alleanza col Movimento Cinque Stelle.
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