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La casa nel 2013 tra proroghe e riforme

1) Lavori di recupero e risparmio energetico: Il 30 giugno 2013 svanirà (almeno nella misura eccezionale del 50%) la detrazione per i lavori di recupero edilizio, che tornerà così al livello del 36% e, invece, definitivamente quella del 55% per il risparmio energetico.

Occorre una proroga perché un anno è decisamente poco per programmare, far eseguire e pagare lavori impegnativi. Ma lo sconto fiscale sul risparmio energetico, il cui scopo, più che far emergere il "nero" è quello di educare al minor consumo, è forse più importante.
2) La riforma del Catasto è l'altro capitolo chiave per l'immobiliare: prevista nella delega fiscale, vedrà anche l'accorpamento dell'agenzia del Territorio (che ha preventivato almeno 4 o 5 anni di lavoro) in quella delle Entrate, a partire dal 1° dicembre. La riforma, quindi partirà già sotto l'egida delle Entrate, cosa che ha causato parecchi malumori tra i dipendenti del Territorio, i cui dirigenti locali ( e anche alcuni centrali) si troveranno un omologo alle Entrate, con la spada di Damocle del taglio del 20% delle figure apicali,e prevede la trasformazione delle attuali rendite, basate su tariffe d'estimo, in valori che tengano conto di quelli di compravendita e locazioni.
3) Le rivalutazioni del R.D. E del RA.: un aggravio fiscale, questa volta sull'agricoltura, è poi previsto dal Dl stabilità 2013: la rivalutazione del 15% dei redditi dominicali e agrari dei terreni, ma anche la tassazione a bilancio delle srl, in nome collettivo e in accomandita semplice che hanno optato per la determinazione catastale del reddito con decorrenza 2013. Qualora i terreni siano posseduti e coltivati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella gestione previdenziale dell'Inps, la percentuale del 15% è ridotta del 5%.
4) I fabbricati rurali ancora censiti al Catasto terreni, circa 370 mila, dovevano essere iscritti al Catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012. Si tratta di tutti quelli destinati ad uso sia abitativo sia strumentale all'esercizio delle attività agricole, tranne le costruzioni che non costituiscono oggetto di inventariazione ai sensi dell'articolo 3, comma 3, del Dm 28/1998. Anche qui, però, è in vista una proroga: una risoluzione della commissione Finanze alla Camera, impegna il Governo a valutare una proroga fino a maggio 2013, che però costerebbe in termini di gettito. 

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