"Un piano urbanistico comunale che guardi al turismo e alle sue esigenze, incentivi alla riqualificazione, attenzione alle energie rinnovabili, semplificazione nelle procedure urbanistiche" queste sono in sintesi le richieste di Confartigianato emerse durante il tavolo di approfondimento con il vicesindaco della Spezia Cristiano Ruggia e la dirigente del settore Laura Niggi sul nuovo Puc, Piano urbanistico comunale.
L'Associazione di via Fontevivo, che rappresenta la maggioranza delle piccole e medie imprese del settore edile è stata la prima ricevuta nel Comune della Spezia a visionare il nuovo Puc. Il presidente di Confartigianato Paolo Figoli, il direttore Giuseppe Menchelli, hanno guidato la delegazione composta da Luca Mafrici, Michele Pasquarelli, Paolo Attilio Garbini, Mauro Strata, Gianfranco Ricco. Nel corso della riunione il mondo imprenditoriale ha condiviso la necessità di ripensare e aggiornare il Piano urbanistico comunale in base alle nuove esigenze. "Sono cambiate le condizioni ambientali e quelle economiche – ha evidenziato il Presidente di Confartigianato, Paolo Figoli - con la crisi nel settore edile, i bisogni della città, la crescita esponenziale del turismo, l'arrivo delle navi da crociera ed il vecchio Puc del 2004 inizia a mostrare carenze, nonostante mantenga una validità a livello generale". L'Amministrazione ha spiegato l'intenzione di rilanciare lo sviluppo dei distretti di trasformazione previsti nel 'vecchio' Puc e che non sono ancora stati completati (come alla Pianta, Fossamastra, distretti produttivi del Levante, Valdellora, l' area ex Ip). "Le linee di indirizzo strutturale del Puc - ha concluso Cristiano Ruggia - dovranno coniugare la salvaguardia del territorio diminuendo drasticamente la crescita insediativa su terreni non urbanizzati e al contempo sviluppare le opportunità della città esistente per sostenere il rilancio del comparto dell'edilizia e del suo articolato indotto. Il nuovo Puc darà l'opportunità di mettere a sistema la stragrande maggioranza delle strategie della città, radicare la consapevolezza della nuova stagione che stiamo vivendo, sia sul piano identitario che del modello di sviluppo, della diversificazione dell'economia. Sarà l'occasione per coniugare il "buon vivere" con la crescita verso il futuro".