L'idea, nell'anno di Expo, dove la tipica torta sarzanese sarà presentata il 6 giugno, è venuta ad Alessio Cavarra che ha ipotizzato la candidatura del celebre dolce, attualmente in corsa per l'ottenimento del marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta, concesso dalla Comunità Europea a taluni prodotti alimentari che contraddistinguono un territorio e ad oggi riconosciuto solo ad altri tre dolci italiani: il torrone di Bagnara Calabra, il panforte e i ricciarelli di Siena.
Come nota la Spungata è un'eccellenza gastronomica dalle origine antichissime, esisteva già in epoca romana, lo stesso nome deriva dal latino e significa spugna, probabilmente proprio per il suo aspetto bucherellato e irregolare. Si tratta di un dolce semplice, cotto in forno, farcito con la marmellata e arricchita di pinoli, mandorle, spezie ed altri aromi. "Non ci vogliamo fermare solo all'IGP- dice Cavarra – penso che la Spungata possa ambire ad essere inserita nell'ambito della lista del patrimonio immateriale dell'umanità presso l'agenzia delle Nazioni Unite, stiamo lavorando affinché la il tipico dolce di Sarzana possa connotare la nostra città sia a livello nazionale e non, fino a diventare un'altra meraviglia dell'umanità".