L’economia del mare genera alla Spezia un valore aggiunto di 1.145,3 milioni di euro, confermando la città al terzo posto in Italia e mostrando un sensibile aumento rispetto agli 812 milioni dell’anno precedente. La Spezia è la prima provincia italiana per incidenza delle imprese dell’Economia del Mare, con una crescita di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Inoltre la provincia spezzina è passata dal secondo al primo posto per incidenza dell’export del settore della cantieristica sul totale provinciale. Si conferma al terzo posto in Italia per incidenza del Valore Aggiunto generato dalla Blue Economy e al quarto posto per incidenza degli occupati, con un incremento da 12.183 a 14.411 addetti. Infine si posiziona al quinto posto per valore assoluto delle esportazioni della cantieristica, con 641,5 milioni di euro.
“Il settore dell’economia del mare è in costante crescita e La Spezia si conferma leader nelle classifiche nazionali come dimostrano i dati che registrano avanzamenti considerevoli. – afferma il Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini – Siamo la prima provincia in Italia per incidenza delle imprese dell’Economia del Mare, in crescita di 0.3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, grazie principalmente al contributo del comparto turistico e della cantieristica. La Spezia si posiziona infatti al primo posto per la filiera della cantieristica e al secondo posto in Italia nella filiera del turismo, composta dalle attività relative ai servizi di alloggio, di ristorazione e dalle attività sportive e ricreative: risultati significativi che confermano il grande lavoro portato avanti dall’Amministrazione con una progettazione di ampio respiro. La Spezia è ormai riconosciuta come capitale mondiale della nautica e del design nautico, in quanto sede ideativa e produttiva dei più importanti brand al mondo di yatch e superyacht, con oltre 14 mila occupati che lavorano nell’ambito dell’Economia del mare".
"Continuiamo a sostenere questo settore attraverso progetti come il Miglio Blu, che mira a creare un distretto nautico sempre più competitivo a livello internazionale, integrando tutti gli attori della Blue Economy, e contando sulla forte collaborazione fra centri di ricerca, università, istituzioni formative e realtà produttive presenti che fanno della città un hub per la progettazione e per la produzione di prodotti unici, in grado di essere prototipi e propulsori d’innovazione. È fondamentale continuare a investire in questo ambito, che riveste un’importanza rilevante per la crescita della nostra città e dell’intera provincia”, conclude Peracchini.