Non serve necessariamente la Pontremolese, opera di cui si parla da oltre cinquant’anni, per progettare nuove sinergie tra Confartigianato La Spezia e Confartigianato Parma: lo hanno dimostrato le due associazioni che proprio ieri hanno siglano un accordo tra territori su temi strategici quali turismo, agroalimentare, trasporti, ecc.
Alle due associazioni non interessa il lavoro di un gruppo di progettisti, ma il lavoro delle aziende e la mobilità di merci e persone su tratte ‘ragionevoli’. Al primo incontro hanno partecipato il Presidente di Confartigianato Parma, Enrico Bricca, il direttore Confartigianato Parma, Ivano Mangi, il direttore Confartigianato La Spezia, Giuseppe Menchelli, il responsabile categorie Nicola Carozza e il presidente dei giovani imprenditori Matteo Micheloni.
La storia e l’economia legano da sempre Parma alla Spezia, per gli strettissimi contatti tra la Val di Vara e la Val di Taro, il necessario collegamento logistico tra le aziende del parmense e il porto della Spezia, che ha fatto sottoscrivere recentemente un accordo tra AdSP Mar Ligure Orientale e l'interporto di Parma senza contare la vicinanza geografica che porta i parmensi a frequentare per turismo il Golfo della Spezia e le bellezze limitrofe.
Questi presupposti hanno convinto la dirigenza delle due associazioni ad incontrarsi per gettare le basi di un coordinamento che permetta alle imprese dei due territori un proficuo scambio: fiere, manifestazioni, riunioni, progetti, ecc. La prossima tappa vedrà specularmente la visita di Confartigianato La Spezia alla sede della Confartigianato di Parma per la stipula di un protocollo di intenti.