"Non siamo disponibili a sospendere i diritti sindacali. LSCT ha subordinato il recupero economico della cassa integrazione, peraltro parziale, all'impegno a non promuovere agitazioni sindacali fino a dicembre 2020. Un fatto grave e senza precedenti". Fabio Quaretti, Segretario provinciale Filt Cgil, spiega le motivazioni per cui non ha firmato l'accordo con LSCT.
Continua Quaretti: "Al tavolo la delegazione ha chiesto provocatoriamente all'Azienda che se avesse voluto la "pace sociale" poteva impegnarsi a non licenziare nessuno. La risposta è stata un secco no. Inoltre, sul piano economico, l'accordo a latere della proroga della Cigo covid-19 non contiene, come da noi richiesto, la completa integrazione della cassa integrazione, ma solo un parziale riconoscimento che verrà erogato a gennaio 2021 e solo se il bilancio lo consentirà".
"Nell'accordo ci sono anche interventi in deroga al contratto nazionale che fatichiamo a capire come possano essere gestiti in coerenza con la cassa integrazione, come flessibilità nella distribuzione degli orari".
Conclude Quaretti:" Da un'Azienda che ha fatto fortuna a Spezia, che l'anno scorso ha chiuso un bilancio con 38 milioni di utile netto, che ha una consistente e strategica concessione in un'area a mare, che continua ad avere un atteggiamento ondivago rispetto agli investimenti sul territorio, ci aspetteremmo ben altro comportamento. E' inaccettabile che passi il messaggio che si salvano i profitti e che siano i lavoratori a pagare la Crisi Covid in termini economici e di diritti sindacali".