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"Nessun futuro senza Memoria. La Costituzione Repubblicana sia per tutti noi faro di civiltà"

di Luca Manfredini – La cultura come tratto caratterizzante della città, un binomio indissolubile confermato oggi dai nomi degli esperti incaricati a supportare Amministrazione e nuovo gestore del Teatro degli Impavidi.

Martedì 5 febbraio ore 20:45 e in replica per le scuole mercoledì 6 febbraio ore 10

Uno spettacolo, curato dall’Associazione Gli Scarti, che andrà in scena giovedì 31 gennaio e venerdì 1 febbraio, promosso da Acri e sostenuto da un nucleo di Fondazioni, tra cui Fondazione Carispezia

In moltissimi persero la vita. La commemorazione il 27 gennaio.

Una tradizione molto antica, da riscoprire.

Come ogni anno il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria AL CINEMA IL NUOVO LA SPEZIA  per commemorare le vittime della Shoah DOMENICA 27  GENNAIO ORE 10.30 (Mattinèe)-LUNEDI 28 GENNAIO ORE 16.00 - 21.15 il Nuovo presenta l'Anteprima  Chi scriverà la nostra storia, con il quale Roberta Grossman ha narrato quella dell’archivio di Oyneg Shabes, ad oggi considerato un documento fondamentale per la conoscenza della Shoah. Si tratta di sessantamila pagine di diari, manifesti, fotografie e oggetti, raccolti da un’organizzazione di oltre 60 persone guidate dal Dottor Emanuel Ringelblum nella Varsavia ebraica prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, durante l’occupazione nazista e sino alla vigilia dell’insurrezione del ghetto, quando l’archivio è stato sepolto nella speranza che sopravvivesse a loro, per “urlare la verità al mondo”.
L’importanza di questa storia ha attirato su di sé l’attenzione di molti, in particolare dello storico Samuel D. Kassow, il cui libro “Who Will Write Our History?” descrive nei dettagli proprio la creazione dell’archivio. Opera quest’ultima che è diventata a sua volta la colonna portante dell’omonima pellicola prodotta da Nancy Spielberg e diretta dalla Grossman.   La docu-fiction della cineasta statunitense ha, oltre ai valori storici e artistici dei quali si è fatta portatrice, il grandissimo merito di contribuire alla causa producendo e conservando ulteriormente la memoria di quanto accaduto. Per farlo la regista costruisce un’architettura non originale nel modus operandi ma funzionale ed efficace nella resa, le cui fondamenta attingono tanto al preziosissimo archivio segreto quanto ad una serie di materiali di repertorio di varia natura (audio, video e fotografico). All’interno dell’impianto documentaristico, che può contare anche su una carrellata di importanti interviste a storici, giornalisti e scrittori, si innestano scene di fiction che permettono di ricostruire e fare rivivere sullo schermo un luogo che non esiste più (il ghetto di Varsavia) e persone morte da tempo, oltre ad ipotizzare il controcampo di un periodo storico altrimenti registrato soprattutto su pellicola in bianco e nero e principalmente da fotografi e cameraman della propaganda nazista.
Chi scriverà la nostra storia è la somma e l’equilibrio delle suddette componenti, arricchite da una grandissima attenzione da un punto di vista storiografico nella messa in scena e dal voice-over di Joan Allen e Adrian Brody, che fanno dell’opera una tassello importante per rendere note pagine sconosciute e per non lasciare che il tempo cicatrizzi ferite ancora aperte.

La musica continua a essere protagonista al cinema.

Attività e laboratori per i più piccoli.

 

Gli elaborati dovranno essere spediti entro il 20 giugno

Il Sindaco Ponzanelli: “Il Giorno della Memoria sia un ammonimento perenne contro ogni offesa alla dignità umana”.

In "Giocando con Orlando - Assolo".

di Nicola Carozza - Evidenti richiami al carnevale della Barbagia.

Parte la seconda edizione del torneo di Poetry Slam "Senti che Muscoli". In gara 21 poeti proveniente da tutta Italia.

Studio Legale Dallara

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