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Lo hanno affermato i Missionari Comboniani di Nigrizia nel corso della presentazione del volume di Giorgio Pagano a Verona.

Espongono Antonio Barrani e Maria Capellini.

Un incontro per riflettere sul ruolo dei sogni nella nostra vita apre la scuola C.P.I.A.

Il Centro Lunigianese di studi danteschi (CLSD) annuncia la Cena Filosofica® di Sabato 7 Ottobre.

Si conclude oggi, nel palazzo municipale, la terza edizione di «Salotto Sarzana».

Previste anche conferenze e numerosi eventi.

Dopo Il Flauto Magico, che ha aperto la stagione 2017-2018 del cartellone della Royal Opera House al cinemaIL NUOVO LA SPEZIA programmata da Nexo  dal  continua su oltre 1500 schermi cinematografici di tutto il mondo la proiezione degli spettacoli dal prestigioso palcoscenico di Londra.
Il secondo appuntamento è con il capolavoro operistico di Giacomo Puccini, La Bohème, appassionato mix di commedia e tragedia. Così, martedì 3 ottobre alle ore 20.15, trasmessa via satellite, La Bohème rivivrà sugli schermi italiani in diretta dal palcoscenico della Royal Opera House, in una nuova produzione del regista Richard Jones con Antoni Pappano a dirigere un cast di talenti giovani e promettenti.L’opera è incentrata sulle vite di un gruppo di giovani artisti che sbarcano il lunario ai margini di una Parigi bohémienne e capitale dell’Ottocento. Col suo acuto intuito, Richard Jones esplora questo classico amatissimo, visivamente caratterizzato dalle spettacolari scenografie stilizzate di Stewart Laing ispirate agli anni Cinquanta dell’Ottocento. Con questo romantico ritratto della Parigi dell’epoca, musiche memorabili e una storia d’amore tratta dalla vita quotidiana, La Bohème di Puccini ha conquistato il mondo, diventando una delle opere più amate dal grande pubblico.

La manifestazione prosegue fino a domani.

Lunedì 2 ottobre alle 20.30 al Cinema Il Nuovo (via Colombo, 99) verrà proiettato in anteprima nazionale il film “Human Flow” del grande artista dissidente cinese Ai Weiwei, presentato al Festival del Cinema di Venezia. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo, che nell’occasione presenterà il cartellone autunnale delle sue iniziative, e dal Cinema il Nuovo.
Il tema dei rifugiati e dei profughi che per mille ragioni attraversano confini, geografici o naturali, è uno dei nodi più roventi del dibattito mondiale di questi tempi. Il cinema si è avventurato in maniera variegata, dal documentario tradizionale vicino al reportage giornalistico alla scelta di una storia esemplare da raccontare in un film di finzione. Artista poliedrico, il dissidente cinese Ai Weiwei nel suo viaggio di 140’ in 23 paesi, sceglie di rappresentare 65 milioni di persone costrette a spostarsi in fuga da guerre, carestie, cambiamenti climatici.
In “Human Flow” l’oggetto e il soggetto dell’esperimento di osservazione si sono talvolta influenzati a vicenda, proponendo un punto di vista meno universale, magari più personale. Un lavoro girato nel corso di un anno denso di drammi, che propone riuscite sintesi visive e altre più distratte.
Sconvolge pensare alla varietà delle situazioni al limite in questi mesi in tutto il mondo, come coinvolga il rapporto fra tolleranza e rispetto della diversità, ma anche la criminalità che a tutte le latitudini sfrutta la situazione per farla diventare un business molto remunerativo. Individualismo, egoismi, ma anche disperato bisogno di stare insieme, di affrontare accanto ad altre persone un evento traumatico. Condivisione e umanità sono parole d’ordine che risaltano comunque dal lavoro di Ai Weiwei, che fluisce con un ritmo ben calibrato, che alterna luoghi e volti, tragedie e momenti di alleggerimento, ponendo l’attenzione su un tema centrale del problema, spesso dimenticato dal nostro sguardo eurocentrico: l’universalità della questione, la sua dimensione mondiale che coinvolge trasversalmente etnie, religioni, generazioni, classi sociali.
“Human Flow” è un buon antidoto alla grettezza di chi guarda il suo orticello senza meditare sul proprio albero genealogico, senza dover arrivare alla storia nazionale. In controluce appare qua e là la vera sfida dei prossimi anni: quella dell’accesso alle risorse, energetiche come naturali, necessarie per vivere e per sostenere lo sviluppo di quella maggioritaria parte del mondo che pretende di compiere gli stessi errori dell’Occidente, senza che quest’ultimo abbia troppe carte morali - chissà se politiche - per dissuaderla. ALTRE PROIEZIONI MARTEDI 3 ORE 17.30-MERCOLEDI 4 ORE 18.00 GIOVEDI 5  Ottobre ORE 17.00

Primo appuntamento il 4 ottobre, alle 15,30, a Castello San Giorgio, per una conferenza sui marmi trafugati del Partenone.

La mostra è in corso all'Art Cafè della Spezia.

di Luca Manfredini – I due robot hanno presenziato alla premiazione per la Letteratura scientifica nell’insolita cornice della Centrale Enel della Spezia, in occasione della XXI edizione del “Premio Eugenio Montale Fuori di Casa”.

Venerdì 13 ottobre “Eravamo quasi in cielo”, il racconto dell'eroica impresa dei Vigili del Fuoco Spezia Campioni d’Italia nel ‘44.

"La linea del destino" al centro dell'incontro del 29 settembre alle Officine Superbi.

La presentazione del libro è stata l'occasione per riflettere anche sui temi caldi delle attuali questioni internazionali.

Il viaggio di uno straordinario successo che parte dai vicoli di Napoli e arriva in America. L'opera di Elena Ferrante, i luoghi, i protagonisti dei suoi romanzi attraverso lo sguardo di grandi personaggi e testimoni d’eccezione. È 'Ferrante Fever', il film-doc diretto da Giacomo Durzi che sarà in programmazione  il 2, 3 e 4 ottobre al Cinema Il Nuovo La Spezia. Nel film, riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Mibact (Direzione generale cinema), parlano di Elena Ferrante (in ordine di apparizione): Michael Reynolds, Francesca Marciano, Lisa Lucas, Ann Goldstein, Sarah McNally, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Elizabeth Strout, Jonathan Franzen, Giulia Zagrebelsky, Mario Martone, Roberto Faenza. Inoltre Anna Bonaiuto legge i testi da “La Frantumaglia” e Elizabeth Strout legge il capitolo 51 da “Storia di chi fugge e di chi resta”.

Passeggiando per le strade di New York, può capitare di imbattersi in una libreria dove spiccano, in bella mostra all’interno di una teca speciale, i romanzi di una misteriosa narratrice italiana. Una scritta al neon “molto anni 80”, coloratissima come quelle dei fast food, li illumina di luci cangianti, strillando “Ferrante fever”. Febbre Ferrante, proprio così. Perché a partire dal 2013, quando il severo critico letterario James Wood recensisce in termini entusiastici per il The New Yorker il primo romanzo del ciclo L’amica geniale, il caso Elena Ferrante – una scrittrice napoletana sconosciuta, autrice di romanzi di successo ma che non ha mai voluto rivelare la sua vera identità – travalica i confini nazionali e diventa un fenomeno globale..Elena Ferrante è ormai diventata un mito. I lettori la premiano, ma tra gli addetti ai lavori infuria la polemica. Per molti anni la scrittrice è rimasta nell’ombra nonostante il successo di romanzi come L’amore molesto e I giorni dell’abbandono e dei film da essi tratti, e ha già partecipato al premio Strega senza clamori né proteste proprio con il suo primo romanzo nel 1992. È però nei suoi libri che la Ferrante va cercata. Dove altro sennò? "I libri non hanno alcun bisogno degli autori, una volta che sono stati scritti", sostiene, idea esplicitata dalle copertine dei suoi romanzi che raffigurano donne senza volto (senza testa) o di spalle. Libri in cui – in apparente contraddizione – l’autrice sembra voler raccontare molto della propria vita privata. Ferrante Fever si confronta insomma con l’opera di Elena Ferrante, ricercandone l’identità tra le sue righe. ORARIO SPETTACOLI  LUNEDI 2 OTTOBRE 16.30-18.00 MARTEDI 3 ORE 16.00 E MERCOLEDI 4 ORE 16.30

Venerdì 29 settembre 2017 alle ore 21,00, nella sala polivalente a Piano di Follo verrà presentato il libro della nota attrice, presentatrice e scrittrice.

Studio Legale Dallara

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