Cascina Odessa è un satellite periferico di un Pianeta ancor più periferico che naviga placido ai margini della Via Lattea. Un mausoleo eretto sopra i resti di un cane, un microcosmo un tempo forse perfetto e ora malato della malattia della dispersione. Gabriele lotta, contrappone la cura al disfacimento, è erede e custode, e resiste al progressivo sfaldarsi della propria famiglia. Finché non si consuma l’addio più doloroso, quello di suo fratello. Il legame è spezzato, e perfino l’universo sembra accordarsi a questo cataclisma minore: nel cielo compare un altro sole ‒ un sole debole ‒, una luce blu si fonde con la luce gialla, allaga la notte, sovverte il ritmo circadiano. Piovono poiane, i grilli tacciono, gli alberi sono allo stremo e le ore si dilatano in secoli, millenni. E per il Custode è arrivato il momento di abbandonarsi alla folle entropia del Tutto.
Raffaele Riba è nato a Cuneo nel 1983. È tra i curatori di scrittorincittà e insegna presso la Scuola Holden. Ha esordito nel 2014 con Un giorno per disfare (66thand2nd) e nel 2015, per Loescher, è uscito Abbi pure paura.