La serie degli "Appuntamenti con la poesia a Bocca di Magra" iniziata il 2 luglio alle ore 21, alla Villa Romana di Bocca di Magra, con la presentazione del libro "Il guindolo del tempo" (Archinto editore) del professor Marco Sonzogni, continua Il 19 luglio alle ore 18 presso il Ristorante Ciccio a Bocca di Magra. Sarà la volta di un grande poeta, scrittore e giornalista nato ad Ameglia, Roberto Pazzi, con il quale Adriana Beverini, che cura gli incontri, parlerà del libro "Come nasce un poeta: Epistolario tra Vittorio Sereni e Roberto Pazzi negli anni della contestazione" (Minerva edizioni).
Roberto Pazzi, nato ad Ameglia nel 1946 ha pubblicato numerosi libri di poesie e romanzi. Nel 1973 esce la sua prima raccolta di poesie "L'esperienza anteriore" a cui fa seguito "Calma di vento" (Garzanti) nel 1987 e la più recente "Felicità di perdersi" (Barbera) del 2013 premiata con il Premio LericiPea. Vita anche la sua attività di romanziere che lo rende noto al grande pubblico per il suo stile visionario non disgiunto da riferimenti alla realtà odierna. Tra i venti titoli di romanzi ricordiamo nel 1985 "Cercando l'imperatore" ( Premio C. 1986 Campiello) e il cui manoscritto originario "Nicola e Dio" era già stato letto da Sereni .Del 1986 è "La principessa il drago" uscito da Garzanti, finalista al Premio Strega, Del 1987 è "La malattia del tempo"(Marietti) e nel 1989 con "Vangelo di Giuda"vince il Premio Grinzane Cavour. Nel 1999 dà alle stampe "La città volante" finalista al premio Strega . Nel 2001 esce il suo romanzo più tradotto (18 lingue),"Conclave", Premio Scanno e Premio Stresa, super premio Flaiano e Comisso." L'ombra del padre "del 2005 vince il premio "Procida-Elsa Morante".Nel 2012 esce con Barbera "D'amore non esistono peccati".
Il romanzo più recente, Lazzaro, uscito nel 2017 da Bompiani.
A Bocca di Magra Pazzi è molto legato e le ha dedicato alcune delle sue poesie.
Da un Belvedere della Valle del Magra
Una volta, io lo so
qui c'è stata la gioia.
L'aria ne trema ancora.
Ancora non si è spento lo stupore
della valle
a vedersela un giorno andare via .
( Bocca di Magra ,marzo 1969)