Presentata questa mattina alla stampa la mostra “Fantastico viaggio”, allestita al Castello di Lerici dal 14 luglio al 15 agosto, alla presenza del sindaco Leonardo Paoletti, dell'assessore al turismo Luisa Nardone e della moglie dell'artista, che ha curato la mostra nei dettagli, Ada Valenti.
Enrico Valenti è stato- e resterà- un artista fortemente legato ai luoghi che ha dipinto, Lerici ed il Golfo primi fra gli altri, perchè qui ha trovato una vastissima fonte di ispirazione, tanto che era prassi quotidiana vederlo con il suo cavalletto in vari angoli di Lerici, con cui strinse un vero e proprio legame caratterizzato da profondo affetto, non solo, ma forse soprattutto, perchè qui era nato l'amore con Ada, che lo ha accompagnato fino alla fine, nel 'fantastico viaggio' che è stata la sua vita.
"Acquerelli, che per lui erano come delle istantanee di viaggio; olio su tela, tecnica che lo ha sempre appassionato, tanto da portarlo a creare da solo le tele ed infine le stampe- racconta Ada- ho voluto allestire questa mostra proprio come se fosse un viaggio, partendo dai paesaggi fluviali, dove troviamo le sue radici e la sua prima ispirazione, arrivando alle istantanee dei nostri viaggi e soggiorni in Corsica e in tutto il mondo, passando per gli scorci unici delle cave di marmo, che lui aveva davanti mentre studiava all'Accademia, fino ad arrivare ai quadri con dipinti i paesaggi del Golfo, di Lerici, che erano casa sua, perchè qui ha vissuto per tutta la vita, dopo avermi incontrata sul lungomare".
Uno spazio della mostra sarà poi dedicato ai 'nudi di donna' che Enrico Valenti ha dipinto dopo essere tornato in Accademia per specializzarsi ulteriormente.
"Un onore parlare di questa mostra- ha commentato Nardone- anche perchè ho avuto il piacere di conoscerlo. Abbiamo rispettato i tempi e i desideri della famiglia, perchè era giusto così; sono convinta che sarà palpabile, come lo è sempre stato, l'amore dell'autore per l'arte, per il territorio, ma anche l'amore che ha legato e che lega Ada ed Enrico".
Ha concluso il sindaco Paoletti: "Questa mostra si inserisce nel nostro più ampio progetto di riscoperta delle radici e del tessuto culturale lericino, attraverso l'approfondimento e la giusta attenzione verso figure artistiche locali, che hanno contribuito e che contribuiscono a rendere grande Lerici. Abbiamo iniziato dal maestro Ogata, giapponese, ma lericino di adozione, passando per Caselli, ma anche intitolando la scuola della Serra a Bertolani. Abbiamo moltissimi talenti lericini, che è giusto vengano celebrati, perchè la cultura per noi è molto importante, anche come valorizzazione di Lerici come meta turistica. Mi fa piacere parlarne proprio oggi, visto il grande successo che sta riscuotendo MythosLogos grazie al lavoro del grande uomo di cultura che è Angelo Tonelli".
ENRICO VALENTI
Enrico Valenti nasce a Romito Magra nel 1948 e consegue il diploma al Liceo artistico di Carrara. Approfondisce la ricerca sul nudo all’Accademia delle Belle Arti di Carrara.
Fin da piccolo è affascinato di colori del fiume Magra e, crescendo, da quelli del mare di Lerici, delle calette, dagli scogli e dalle spiagge di questo angolo di paradiso.
Dal 1970 inizia a esporre in mostre collettive in Italia e all’estero, allestendo in seguito numerose personali con grandi consensi di critiche e di pubblico.
Tra le numerose sedi espositive delle sue personali, nella zona, si ricordano i Castelli Monumentali di Lerici e San Terenzo, il Palazzo Comunale di Arcola, la sede del Mutuo Soccorso di Tellaro,
l’Antico Lavatoio e la Fortezza di Sarzana e numerose gallerie private.
Tra le sedi espositive all’estero, particolare menzione meritano la galleria “BOUTTON” a Monaco di Baviera e le gallerie “ARKANE” ad Ajaccio, “U. PITRAGHJU” a Sartenè e “PASQUALE PAOLI” a Porto Vecchio in Corsica.
Valenti è un pittore ”en plain air” amante della natura mediterranea in tutte le sue forme e prevalentemente di quella lericina, con i suoi giochi luminosi e i suoi riflessi. I suoi soggetti
privilegiati sono sia il mare che il vecchio abitato di Lerici, con i tetti e le facciate multicolori: “il vissuto lo affascina”.
Ritrare anche il nudo femminile, con carboncino o acquarello, cogliendo il corpo della modella nella sua reale femminilità.
La tecnica più amata dall’artista è senza dubbio la pittura ad olio su tavola o tela, che prepara personalmente.
Usa spesso l’acquarello su cartoncino come forma di appunti nei suoi numerosi viaggi.
Si dedica anche alla tecnica dell’incisione su lastra di rame o zinco, utilizzando il torchio per la stampa.
L'esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 23.
