SeaShepherd è stata fondata nel 1977 dal Capitano Paul Watson a Vancouver, in Canada, con la missione di proteggere e conservare la fauna marina. Oggi il movimento ha sedi in oltre 20 paesi, una flotta di dodici navi e migliaia di appassionati che lavorano insieme per salvare e difendere la vita degli animali marini. Oltre 200 i viaggi e nel 2017 un record di 25 campagne in un anno.
Perché proprio Seashepherd? Perché Montale riconosce gli stessi valori come l’ambiente e gli animali, pur rifiutando come lui stesso affermava ogni impegno diretto per cambiare le cose. Tuttavia il mare è parte essenziale del suo linguaggio e leggendo le sue poesie si leggono verbi come “affonda” “ondata” “RETE”. Nel 1924 in ossi di seppia al poeta non resta che sperimentare il contatto con il mare il mare diventa elemento privilegiato “ho sostato talvolta nelle grotte che t’assecondano, vaste o anguste, ombrose e amare”; negli anni ’70 tornerà a scrivere sul mare di un mare infestato mentre i rifiuti in totale formano ondulate collinette di plastica.
Per questo “operato in Italia e nel Mondo” Barbara Sussi, vicepresidente del premio, ha conferito con grande emozione il premio Montale Fuori Casa 2018 per la sezione mediterraneo a questi coraggiosi pirati del mare.
Presente l’on. Brando Benifei - che ha definito quest’ incontro “fondamentale per confrontarsi sui temi del mare per collegare la cultura all’attivismo e all’azione, a testimonianza della presenza di Seashepherd” - Adriana Beverini Presidente del premio, e Enrico Granara Ministro plenipotenziario Ambasciatore.
Infine, il tanto atteso collegamento via Skype con il capitano Watson intervistato dal capitano Alex Cornelis con la promessa di “venire presto in Italia”. Presentato anche il libro ufficiale di SeaShepherd, edito da Skirà Editore SpA, in occasione dei suoi 40 anni dalla sua fondazione. Una storia di eroismo, di coraggi e di generosità veri, al servizio del mare e dei suoi abitanti.