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I giorni della Liberazione alla Spezia: da dove arrivarono gli Alleati? In evidenza

di Francesco Falli- Un resoconto storico, utile, con l'avvicinarsi del 25 Aprile. 

L'idea di veder organizzata la "colonna della Libertà" da parte dell'amministrazione comunale mi piace veramente molto, anche per rimarcare che, come avvenne nella realtà di quel terribile momento storico, l'intervento militare degli Alleati fu decisivo; ma proprio per verità storica il 25 aprile (ci sono anche le immagini di "Combat film" a ricordarcelo, fra le altre cose, ma soprattutto i diari dei protagonisti) dalla Foce discesero solo i Partigiani, mentre gli Alleati risalirono da Sud, esattamente da ciò che restava del fronte tirrenico della Linea Gotica, a lungo stabilito al Cinquale, dove ancora oggi una roccia ricorda quel confine fra l'Italia "liberata" e l'Italia di Salò.

Sarebbe magari anche il caso di ricordare che sul fronte tirrenico la spallata decisiva all'Armata tedesca disposta sulla Gotica, a partire dal 9 aprile, la assestò un formidabile drappello di soldati USA di origine giapponese, i "Nisei", che era andato a rinforzare l'esausto 92° Btg "Buffalo", composto da soldati di colore, di recente omaggiati dalla filmografia con Spike Lee: ma nei fatti bloccati a lungo sul fronte della Gotica.

Si trattava dei componenti nippoamericani del 442° RGT di Fanteria, composto da cittadini statunitensi di origine giapponese, i cui padri erano emigrati anni prima: allo scoppio del conflitto, dopo "il giorno del'infamia" (7 dicembre 1941, attacco a Pearl Harbour delle forze dell'Impero del Giappone) erano stati tutti rinchiusi in campi di prigionia, in quanto le loro origini facevano temere una attività antiamericana.

In realtà essi si dimostrarono, una volta liberati e inquadrati nell'esercito USA, i più valorosi fra i soldati americani, al punto che questo Reggimento ottenne, sui fronti italiano e francese, ben 18.143 decorazioni individuali: quella dei Nisei è stata l'unità più decorata nell'intero schieramento delle Forze Armate su ogni fronte della Seconda Guerra Mondiale.

Ed anche i Nisei furono dimenticati dopo la Guerra, come molti altri reali protagonisti di quei giorni, compresa la FEB (Forza di Spedizione Brasiliana) che a Fornovo, il giorno 28 aprile, fermò e fece prigionieri gli ultimi soldati di Salò risaliti, dalla Cisa e dal Cerreto, proprie dallo Spezzino, fermati insieme alle ultime guarnigioni Tedesche, poste al comando del generale Otto Fretter Pico, che firmò la "unconditioned surrender".

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