Martedì 13 marzo si terranno i primi eventi dell’iniziativa “Marzo africano”, organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Alle ore 17, nella Mediateca Regionale Ligure (via Firenze, 37), verrà inaugurata la mostra fotografica “Afriche. Immagini e voci” di Marco Aime docente all’Università di Genova, antropologo e scrittore. E’ una mostra di parole e immagini, in cui tradizionali proverbi africani accompagnano scatti fotografici realizzati da Aime in Mali, Ghana, Benin, Malawi, Tanzania, Congo e Algeria. In Africa gli anziani parlano spesso per proverbi, soprattutto nei contesti collettivi in cui la parola assume una valenza importante: pronunciare in un consiglio o in un’assemblea un certo proverbio significa ricordare agli altri la norma da rispettare, la tradizione. Si tratta di un “linguaggio mascherato”, caratterizzato da una forte valenza narrativa e da una carica metaforica quasi teatrale, che colpisce l’uditorio e arricchisce il racconto, soprattutto in un contesto collettivo. Marco Aime presenta una lettura visiva dell’Africa e delle sue molteplici anime, mescolando antropologia e fotografia, in un racconto suggestivo e poetico.
L’assessore alla Cultura Paolo Asti porterà il saluto dell’Amministrazione
La mostra sarà allestita fino a domenica 8 aprile.
L’iniziativa si avvale della collaborazione con il Festival delle Geografie 2018, che si terrà a Levanto il 6-7-8 aprile.
In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il numero della rivista “Limes” dedicato al tema “Africa italiana”. Interverrà Fabrizio Maronta, consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di “Limes”, che discuterà con Marco Aime e con Giorgio Pagano, Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo.
L’Africa è, in buona misura, il continente del futuro. Sicuramente del nostro, protesi come siamo in un Mediterraneo che del continente africano è per molti aspetti la prosecuzione. Ma anche altrui, come attesta il crescente interesse di molti Paesi europei, degli Stati Uniti, della Cina e del Golfo per una regione che condensa immense sfide e analoghe opportunità. Demografia, sviluppo urbano, energia, problematiche ambientali, migrazioni, identità, sicurezza, risorse, diritti umani: nell’ottica europea, e certamente italiana, è in Africa che queste tematiche hanno una dimensione cruciale. Qui, nei prossimi decenni, si deciderà la fisionomia e la sostenibilità dei rapporti tra Europa e Sud del mondo, con tutte le fondamentali implicazioni strategiche che ciò comporta. È pertanto della massima importanza intensificare i rapporti esistenti con i molteplici attori africani e intesserne di nuovi, per contribuire a plasmare dinamiche che ci toccano direttamente. In quest’ottica, il volume di “Limes” offre una panoramica della presenza e dell’influenza italiana in Africa, per capire dove, come e quanto contiamo nel continente.
Mercoledì 14 marzo all’Urban Center (via Carpenino) verrà inaugurata la mostra fotografica “L’Africa come in un sogno” di Catherina Unger”, che sarà visitabile fino al 31 marzo. Nell’occasione verrà proiettato il film “Il suo nome è Tsotsi” di Gavin Hood.