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A David Bellatalla il Premio Montale al Viaggio 2018 In evidenza

La consegna lunedì 12 marzo - Sala del Minor Consiglio Palazzo Ducale - Genova

Nel 1933 l’esploratore e antropologo Giuseppe Tucci guidò la prima spedizione scientifica italiana nel Tibet Occidentale. Lo accompagnava l’imperiese Eugenio Ghersi, ufficiale di Marina, che realizzò una straordinaria documentazione fotografia e alcuni filmati.
Il 12 marzo 2018 alle 17,30 nella sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale – organizzata da CAI Ligure, Aics e Celso – si terrà una giornata di studio intitolata “Il Tibet perduto. Sull’altipiano dell’Io sottile” con l’eccezionale proiezione dell’unico filmato del 1933 (quelli del 1935,37 e 39 sono andati distrutti o perduti) rimasto a testimoniare l’identità di quei territori quasi completamente distrutti con l’invasione cinese degli anni Cinquanta.
Il docente di antropologia culturale e audio-visuale alla Mongolian National Uniiversity di Ulan Bator, David Bellatalla, che ha personalmente conosciuto Ghersi, terrà una relazione su “Il viaggio e la memoria. Eugenio Ghersi sull’altipiano dell’Io sottile”, Emanuela Patella direttore scientifico del Celso, Istituto di Studi Orientali, terrà una relazione su “Giuseppe Tucci e le spedizioni italiane in Tibet”.
Nell’occasione David Bellatalla riceverà il Premio Montale al Viaggio dalla Presidente Adriana Beverini. “Con il Premio al Viaggio a David Bellatalla - si legge nella motivazione del Premio - si intende unire in un unico omaggio, oltre all'antropologo spezzino, altri due grandi liguri che al senso ultimo e profondo del Viaggio e del Viaggiare hanno dedicato parte della loro vita: l'Ammiraglio Eugenio Ghersi e il Premio Nobel Eugenio Montale”.
Il Premio si avvale della sponsorizzazione della Banca Carige, che vuole in tal modo rendere omaggio al “genio ligure”.
Sarà disponibile il libro dedicato da Bellatalla alla spedizione del 1933 con il diario inedito di Eugenio Ghersi e una documentazione fotografica. Il ricavato sosterrà il progetto umanitario “Una ger per tutti” (la ger è la tenda nomade), coordinato da Bellatalla e dalla Croce Rossa della Mongolia per aiutare le ragazze madri e le famiglie più povere con bambini e adulti portatori di handicapp nel distretto di Chingeltei.

BIOGRAFIA

David Bellatalla, nato a La Spezia nel 1962. Studioso e ricercatore universitario
Ha insegnato antropologia audio-visuale e antropologia culturale alla Mongolian National University di Ulan Bator (Mongolia) e alla UWA University in Perth (Australia Occidentale).
Tra il 1987 e il 1988 svolge ricerche nelle regioni Himalayane (Nepal, Ladakh e Tibet occidentale) e tra il 1989 e il 1991 è nell’America del Sud per ricerche etnografiche e antropologiche sulle popolazioni andine (Cile, Argentina, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia e Venezuela); con Dino De Toffol, Paolo Fiorini e Daniele Sigismondi compie la spedizione “Ande 89 – la prima traversata integrale della Cordigliera”; per un totale di oltre 4.500 km percorsi a piedi in oltre 14 mesi di viaggio.
Nel 1992 parte per la spedizione “Iter Rossicum” lungo le antiche vie carovaniere dell’Asia, che per quasi due anni, lo portano assieme all’amico De Toffol da Venezia fino a Pechino sulle tracce dei grandi viaggiatori dell’Età di Mezzo.
Dal 1994 inizia un costante lavoro di ricerca in Mongolia con le popolazioni nomadi incentrando la propria ricerca sui diversi aspetti del nomadismo e dello sciamanesimo. È il primo ricercatore occidentale ad aver svolto uno studio antropologico sulla comunità degli Aghin-Buriati nella regione del Dornod, della Mongolia orientale.
Nel 1996 diviene membro dello IAMS Centro Studi e Ricerche dell’Accademia delle Scienze della Mongolia.
Dal 2001 è membro della giuria del Premio Chatwin.
Nel 2002 è coordinatore e moderatore della sezione “Etnografia & Antropologia” per il Simposio Mondiale di Studi Accademici sulla Mongolia tenutosi tra il 5 e 11 agosto dello stesso anno
Nel corso della sua carriera realizzato diversi documentari con il cineoperatore Dino de Toffol tra i quali: ”Lusajiu: un popolo della Sierra Nevada di Santa Marta – (Colombia)”; “Sciamanesimo e sacro tra i Buriati della Mongolia”; ”Tsaatan: Gli uomini renna della taiga (Mongolia)”, “Ulaanbataar: i bambini del sottosuolo – (Mongolia)”.
Inoltre ha pubblicato numerosi articoli per riviste scientifiche e specializzate; diversi libri tra i quali: “Sciamanesimo e sacro tra I Buriati della Mongolia”; “Tsaatan: gli uomini renna della Mongolia”; “Trekking nella Cordigliera – un anno a piedi attraverso le Ande”; “Dreams and Oracles”, “Audiovisual Anthropology; a theory of investigation for research in Shamanism and Spirituality”, “In viaggio con le nuvole”, “Eugenio Ghersi; un marinaio ligure in Tibet” e “Sull’altipiano dell’ Io sottile”.
Dal 1990 le sue immagini fotografiche sono state esposte in diverse città europee e australiane, tra le altre: “Magia delle Ande” “Sensazioni andine”; “Popoli degli Dei”; “La via della seta” “gli uomini renna della Mongolia”; “Lusajiu – Un popolo della Sierra Nevada di Santa Marta”.
Dal 2006 ha aperto stabilmente il centro accoglienza per i Bambini di Strada (La Casa della Speranza) nel distretto di Chingeltei ad Ulan Bator, Mongolia.
Nel 2013 riceve la medaglia d’Oro dal Governo della Mongolia e dalla Croce Rossa per le sue attività umanitarie in Mongolia.
Nel luglio del 2016 riceve il Premio “Paul Harris Fellow” dal Rotary International per le sue iniziative umanitarie, soprattutto per quelle a favore dei bambini di strada di Ulan Bator.

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