Lo spettacolo va in scena sabato 28 e domenica 29 ottobre alla Città del Teatro e della Cultura di Cascina, in provincia di Pisa, e vede Salines nelle vesti di regista e attore, con l’adattamento di Giuseppe Manfridi. Con Antonio Salines in scena anche Livia Castellana e Martina Benedetti.
“Una sfida appassionante – sottolinea il regista Antonio Salines - ecco cos'è per me il teatro di Pirandello. Il carattere e le emozioni dei personaggi disegnati da Pirandello con grande maestria e complessità trasmetteranno al pubblico le innumerevoli suggestioni che contengono”.
Nella messa in scena Salines rende fruibile al pubblico una materia molto complessa e di grande suggestione (uscita in romanzo nel 1925, dopo lunga gestazione), assecondato dall'adattamento di Giuseppe Manfridi, uno dei più celebrati drammaturghi italiani. Luci e musiche vanno a completare il disegno dei personaggi che il regista ha voluto caratterizzare ispirandosi al modello recitativo tipico del teatro espressionista. “Ancor più del discorso estetico, credo che mai come oggi – spiega Salines - sia necessario affrontare la messa in scena con le stesse motivazioni e con lo stesso linguaggio con i quali si va a raccontare un storia. In fondo oggi un artista vuole soprattutto questo: avere una storia da raccontare”.
“Uno, nessuno, centomila” è una favola amara, che sin dagli esordi ha contribuito a rendere immortale il genio dell’autore siciliano. Lo spettacolo prende il via con un valzer. Si potrebbe pensare a una storia d'amore. E invece, a un tratto, tutto si incrina perché il protagonista scopre di avere il naso che gli pende da una parte. Una caratteristica che non aveva mai notato e che lo porta a riflettere su quanto ognuno di noi abbia veramente così poca percezione di sé. Così, infatti, sono infinite (appunto uno, nessuno e perfino centomila) le immagini che gli altri hanno di te. E’ la nascita di quella “frammentazione dell’io“ che così tanto avrebbe associato Pirandello a Freud, dall’uscita del romanzo in poi.
“Quando qualche anno fa ho interpretato il ruolo del Padre nei “Sei personaggi in cerca d'autore”, credo di aver compreso quanto Pirandello “autore” si identifichi con i suoi personaggi – sottolinea il regista – e quanta voglia c'è nella sua scrittura di raccontare le emozioni della sua vita tormentata attraverso il teatro. Anche in questo personaggio che interpreto in “Uno, nessuno, centomila”, Vitangelo Moscarda, la follia che apparentemente lo pervade nasconde in realtà i sentimenti e i turbamenti di un uomo lacerato dal dolore”.
Lo stesso Antonio Salines sarà protagonista della Stagione del Teatro Civico della Spezia con “Gente di facili costumi”, in programma il 14 marzo 2018. Gli abbonati potranno assistere gratuitamente a questo spettacolo fino ad esaurimento posti.
Lo spettacolo, una produzione del Teatro Belli di Roma, è stato scritto da Nino Manfredi e Nino Marino per regia di Carlo Emilio Lerici. In scena con Salines anche Francesca Bianco, voce fuori campo Carlo Emilio Lerici. Dopo il successo delle scorsi stagioni ottenuto con “Coppia aperta quasi spalancata”, Antonio Salines e Francesca Bianco, sempre diretti da Lerici, tornano con una commedia andata in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista.