Serve un po' di intelligente, illuminata follia per spingere un uomo d'impresa, un "ingegnere", a spendere il proprio tempo e le proprie risorse per inseguire la Bellezza creata dagli artisti dei secoli passati. E, una volta messa insieme una collezione di rilievo mondiale, per decidere di donarla alla sua città, La Spezia.
Vent'anni fa, dall'incontro tra il collezionista e l'amministrazione comunale, nasceva il Museo Civico "Amedeo Lia" e questa ricorrenza diventa occasione per ricordare- attraverso un elogio alla Bellezza - una grande storia e un grande protagonista.
In questi venti anni sono stati molti tra i maggiori musei internazionali a rivolgersi al Lia per prestiti di opere di rilievo, a conferma di come l'occhio del collezionista, spesso assistito da esperti da lui attentamente individuati, avesse saputo cogliere veramente il meglio, i capolavori autentici, che via via emergevano sul mercato del grande e grandissimo antiquariato.
Oggi, nel ventennale, la città della Spezia ha scelto di onorare la memoria di Amedeo Lia facendo convergere nel magnifico Museo a lui dedicato venti capolavori aggiuntivi, uno per ogni anno del ventennale, ognuno di essi offerto per questo "omaggio collettivo" da un diverso museo che con il Museo Lia ha avuto rapporti scientifici e di scambio.
È nata così la mostra "L'elogio della Bellezza. 20 capolavori, 20 Musei, per i 20 anni del Lia", a cura di Andrea Marmori e Francesca Giorgi, promossa da Comune della Spezia in collaborazione con Fondazione Carispezia e con il contributo di Crédit Agricole Carispezia.
I 20 sono capolavori scelti sulla base della qualità, ovviamente, ma anche sulla base della loro "assonanza" con le opere patrimonio del Lia. Ospiti di qualità, dunque, e "di famiglia".
"La risposta dei musei interpellati - afferma il sindaco della Spezia Massimo Federici- è stata unanimemente positiva. Il rispetto e la considerazione per il Museo e la sua collezione sono amplissimi e nessuno dei venti musei da noi interpellati ha frapposto alcun ostacolo. Mi sento quindi di dire che il Museo Lia avrà esattamente ciò che per il suo ventennale avevamo pensato e sognato".
"È impossibile – continua - fare una classifica dei prestiti, trattandosi di opere tutte veramente notevoli. Mi limito a citare semplicemente l'elenco nominativo dei grandi maestri che saranno al Lia. Cito artisti come Dosso Dossi, Neri di Bicci, Giovanni da Modena, Annibale Carracci, El Greco, Bramantino, Chardin, Panfilo Nuvolone, Matteo Civitali, Jacopo Bassano, Beato Angelico, Gian Lorenzo Bernini, Giulio Cesare Procaccini, Bergognone, Pontormo, Guercino, Ludovico Carracci. Ma anche alcuni straordinari reperti archeologici o esempi eccelsi di arti applicate, in assonanza appunto alle diverse Collezioni Lia".
"La mostra che celebra i vent'anni del Museo Lia - dichiara il presidente della Fondazione Carispezia Matteo Melley - è l'occasione per ricordare ancora una volta lo straordinario esempio di mecenatismo di Amedeo Lia, che ha contribuito ad avviare lo sviluppo culturale della città e a cui hanno fatto seguito gesti analoghi da parte di altre figure rilevanti della nostra comunità. Tali iniziative hanno dato il via ad una stagione fertile, che tuttavia non sembra aver prodotto ancora tutti i suoi frutti. Ci auguriamo quindi che con questa nuova esposizione si ritrovi lo stimolo per rimettere al centro l'investimento culturale come fattore di crescita per il nostro territorio, raccogliendo a pieno la sfida che quella generosa donazione ha lanciato a tutti noi".
"Crédit Agricole Carispezia – ha dichiarato il Presidente Crédit Agricole Carispezia Andrea Corradino - da sempre sostiene gli eventi culturali di qualità, veicoli efficaci per la crescita e lo sviluppo del territorio. La mostra dedicata al ventennale del Museo Lia ne è un esempio. Come Banca regionale e allo stesso tempo internazionale condividiamo con l'iniziativa il legame territoriale e la valenza a livello europeo. Siamo certi che l'evento possa essere l'occasione, non solo per gli spezzini ma anche per i turisti, per riscoprire la ricchezza del Museo e la rarità artistica della sua collezione".
A ricevere questi illustri ospiti, saranno le circa 1000 opere di grande varietà, dall'epoca classica, al tardo antico, al Medioevo e per finire al XVIII secolo, che compongono la Collezione Lia. Si tratta di dipinti, miniature, sculture in bronzo, rame, avorio, legno, vetri, maioliche, oggetti d'arte che documentano il gusto e la cultura dell'arte in Italia e in Europa.
Nella collezione i cosiddetti "primitivi" sono una vera gemma, con oltre settanta tavole di Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi, Lippo Memmi, Lippo di Benivieni, Lorenzo di Bicci, Barnaba da Modena, Paolo di Giovanni Fei, il Sassetta; inoltre molte tempere e tele fra cui Vincenzo Foppa, Antonio Vivarini, il Bergognone, un probabile Raffaello giovane, Pontormo, Tiziano, Tintoretto, Sebastiano del Piombo, Giovanni Cariani, Gentile e Giovanni Bellini, Bernardo Bellotto, Canaletto.
A rendere questo superbo "Omaggio" hanno concorso i fiorentini Galleria dell'Accademia, Museo del Bargello, Museo Nazionale di San Marco e Museo Horne, il Museo Civico Medievale di Bologna, il Castello Sforzesco, la Pinacoteca di Brera e il Diocesano per Milano, il lucchese Museo Nazionale di Villa Guinigi, le veneziane Gallerie dell'Accademia, la Carrara di Bergamo, la Galleria Nazionale delle Marche e, da Roma, la Pinacoteca Capitolina, il Museo Nazionale di Palazzo Venezia e la Galleria Borghese, per quanto riguarda l'Italia. L'estero è presente con la Gemaldegalerie di Berlino, il Museo Thyssen Bornemisza di Madrid, il Musée Jacquemart-André di Parigi e il Städelsches Kunstinstitut di Francoforte.
Qui sotto l'elenco delle 20 opere che si andranno ad aggiungere alla collezione del Museo Lia per questo omaggio e la locandina dell'evento.